In Italia l'80% del PIL deriva dalla domanda interna, quindi
della spesa pubblica in più darebbe un po' d'ossigeno al
sistema produttivo...ma se in Europa la Wolkswagen vende e
la Fiat no ( e potremmo fare altri esempi) evidentemente i
problemi sono altri, e attengono alla struttura stessa
dell'apparato produttivo italiano, a partire dalle
microdimensioni delle aziende, cui si aggiunge una spesa
pubblica parassitaria non comprimibile, ecc. ecc. Ci sono
governi in grado di affrontare questi nodi? chiaramente no,
per cui il lavoro lo sta facendo il mercato con la
ristrutturazione industriale in corso...un processo che
durerà anni, i disoccupati aumenteranno e se verranno, in
parte, riassorbiti sarà a salari più bassi...pazienza, i
figli di questa generazione si comprerenna un Iphone in
meno....
5 maggio 2013 20:02 - francescodeleo
Questa errata-corrige dimostra come i tecnocrati sono
potenzialmente pericolosi. Ne sappiamo qualcosina anche noi:
il precedente governo non era altro che un insieme di
tecnocrati che hanno adottato delle scelte volte
esclusivamente alla correzione dei conti, o meglio ad una
parziale correzione dei conti pubblici. Non posso
dimenticare - tra l'altro - i cento e passa miliardi di
debito dell'italia verso le imprese, e le imprese fanno
parte dell'ossatura della nostra economia, senza le imprese
non ci può essere richhezza a qualunque livello. Eppure
quei tecnocrati si sono scordati completamente di loro.
(...)
Io sono sempre convinto che i tecnici servano, ma non
possono operare a prescindere da un partito, non voglio
sentirmi dire che le scelte le adottano perchè deve essere
così, quasi fosse un atto di fede, così come è successo
con la recente crisi finanziarie quando qualcuno ha
affermato che tutto ciò è successo perchè le teorie di
fondo che sono state adottate erano in fin dei conti
sbagliate.
Qualcuno potrebbe anche pensare che questo cambiamento sia
il preludio ad una immissione di liquidità - leggi soldi -
nelle nostre economie, così come farà il Giappone e forse
anche gli Stati Uniti: già sento le grida di gioia di
coloro che sostengono la tesi della stretta creditizia quale
forma di dominio dei potenti sull'uomo. Se accadrà, e dico
se, non potrà che essere temporanea, e dubito che avremo
una invasione di moneta con lo scopo di ridurre i vari
debiti sovrani. Questi, per il momento, resteranno ancora al
loro posto. Qualcun altro (anche in questo caso ci sono
parecchi sostenitori) invece potrebbe pensare che possiamo
fare ancora del debito, o pensare che sia un atto di favore
verso qualche altra nazione.
26 aprile 2013 14:37 - francescodeleo
C'è da essere contenti della notizia dell'errore di
calcolo, ora sì che avremo un aumento del pil degno di nota
e senza fare nulla.
25 aprile 2013 13:31 - neru
Caro Pedone, concordo di massima sull'analisi fatta.
Credo però che riguardo ai positivi andamenti delle Borse
ed al calo degli spread verso i bund tedeschi tu ti sia
dimenticato di citare un paio di fatterelli importanti, di
cui il primo la dice lunga sull'attuale criminale e
masochistica politica degli eurotecnocrati di Bruxelles.
Per il primo mi riferisco alla gigantesca immissione di
liquidità sul mercato disposta dalla banca centrale
giapponese con 60 miliardi di dollari al mese per i prossimi
due anni (da sommarsi agli 85 miliardi di dollari mensili
della FED fino al 2014). Tutta liquidità in cerca di titoli
di stato ad alto rendimento come i nostri btp e quelli
spagnoli. Per il secondo, per rilancio dell'Eurozona in
recessione,l'attesa riduzione del tasso di riferimento della
BCE allo 0,50%, unica leva espansiva a disposizione di
Francoforte che a differenza di Tokio e Washington non può
stampare moneta. E alla faccia della sovranità
monetaria.
Quanto a due falsari Reinhart/Rogoff suggerisco ai
partecipanti la lettura del link che segue:
http://memmt.info/site/carmen-reinhart-and-kenneth-rogoff-va
nno-impiccati-in-piazza-a-furor-di-popolo/ Cordiali
saluti.
24 aprile 2013 20:31 - alemor
Concordo in parte con quanto sostenuto
nell'articolo..d'altronde era ormai più che palese che non
fosse possile risolvere i problemi di bilancio dei paesi
europei unicamente con misure di austerity e di tagli alle
spese...soprattutto a quelle per pubblici servizi..
A mio parere resta comunque...ed è questo il vero grande
problema del nostro tempo...da trovare (ammesso che
esista)..il modo per poter far rientrare l'economia in
quello che storicamente è sempre stato il suo terreno
d'elezione...allontanandola dalla pura speculazione
finanziaria che ..da anni...sembra essere diventato l'unico
vero motore trainante di tutto..
Ormai l'ammontare di denaro creato dal nulla...con i più
svariati mezzi dalle banche centrali...e locali...ammonta a
svariate volte quello che l'economia reale (ossia
l'attività di produzione e trasformazione) riuscirà mai a
generare negli anni a venire...
La ricchezza prodotta a livello mondiale...non basta neppure
per pagare gli interessi che gravano sui
debiti...figuriamoci per estinguere questi stessi..
Dal fallimento di Lehman Brothers del 2008 e dallo scoppio
della bolla dei mutui subprime...sono già passati alcuni
anni ma...nella realtà molto poco è stato fatto per
riportare l'attività speculativa delle banche in un regime
maggiormente regolamentato..tant'è che esse continuano
ancora indisturbate a fare ciò che facevano allora...e le
cui conseguenze sono sotto gli occhi di tutti coloro che si
interessino minimamente di cronaca finanziaria..
La moneta-debito...sganciata da qualsiasi parametro di
valutazione porta in sè i germi per la creazione di
ulteriori momenti critici...che saranno sempre più
difficili da fronteggiare e risolvere...se già quello che
stiamo attraversando dura da parecchi anni...nonostante le
immense dosi di "liquidità" immesse ripetutamente a
sostegno del sistema..ed immediatamente trasformate in
debito pubblico..
Per chi volesse approfondire il tema con argomentazione ben
più approfondite e pertinenti di queste mie...mi sento di
consigliare la lettura di un recente saggio di Luciano
Gallino..dal titolo "Finanzcapitalismo"..che ho trovato
particolarmente interessante ed illuminante..