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10 maggio 2013 11:23 - raffaele7165
In Italia l'80% del PIL deriva dalla domanda interna, quindi della spesa pubblica in più darebbe un po' d'ossigeno al sistema produttivo...ma se in Europa la Wolkswagen vende e la Fiat no ( e potremmo fare altri esempi) evidentemente i problemi sono altri, e attengono alla struttura stessa dell'apparato produttivo italiano, a partire dalle microdimensioni delle aziende, cui si aggiunge una spesa pubblica parassitaria non comprimibile, ecc. ecc. Ci sono governi in grado di affrontare questi nodi? chiaramente no, per cui il lavoro lo sta facendo il mercato con la ristrutturazione industriale in corso...un processo che durerà anni, i disoccupati aumenteranno e se verranno, in parte, riassorbiti sarà a salari più bassi...pazienza, i figli di questa generazione si comprerenna un Iphone in meno....
5 maggio 2013 20:02 - francescodeleo
Questa errata-corrige dimostra come i tecnocrati sono potenzialmente pericolosi. Ne sappiamo qualcosina anche noi: il precedente governo non era altro che un insieme di tecnocrati che hanno adottato delle scelte volte esclusivamente alla correzione dei conti, o meglio ad una parziale correzione dei conti pubblici. Non posso dimenticare - tra l'altro - i cento e passa miliardi di debito dell'italia verso le imprese, e le imprese fanno parte dell'ossatura della nostra economia, senza le imprese non ci può essere richhezza a qualunque livello. Eppure quei tecnocrati si sono scordati completamente di loro. (...)
Io sono sempre convinto che i tecnici servano, ma non possono operare a prescindere da un partito, non voglio sentirmi dire che le scelte le adottano perchè deve essere così, quasi fosse un atto di fede, così come è successo con la recente crisi finanziarie quando qualcuno ha affermato che tutto ciò è successo perchè le teorie di fondo che sono state adottate erano in fin dei conti sbagliate.
Qualcuno potrebbe anche pensare che questo cambiamento sia il preludio ad una immissione di liquidità - leggi soldi - nelle nostre economie, così come farà il Giappone e forse anche gli Stati Uniti: già sento le grida di gioia di coloro che sostengono la tesi della stretta creditizia quale forma di dominio dei potenti sull'uomo. Se accadrà, e dico se, non potrà che essere temporanea, e dubito che avremo una invasione di moneta con lo scopo di ridurre i vari debiti sovrani. Questi, per il momento, resteranno ancora al loro posto. Qualcun altro (anche in questo caso ci sono parecchi sostenitori) invece potrebbe pensare che possiamo fare ancora del debito, o pensare che sia un atto di favore verso qualche altra nazione.
26 aprile 2013 14:37 - francescodeleo
C'è da essere contenti della notizia dell'errore di calcolo, ora sì che avremo un aumento del pil degno di nota e senza fare nulla.
25 aprile 2013 13:31 - neru
Caro Pedone, concordo di massima sull'analisi fatta.
Credo però che riguardo ai positivi andamenti delle Borse ed al calo degli spread verso i bund tedeschi tu ti sia dimenticato di citare un paio di fatterelli importanti, di cui il primo la dice lunga sull'attuale criminale e masochistica politica degli eurotecnocrati di Bruxelles.
Per il primo mi riferisco alla gigantesca immissione di liquidità sul mercato disposta dalla banca centrale giapponese con 60 miliardi di dollari al mese per i prossimi due anni (da sommarsi agli 85 miliardi di dollari mensili della FED fino al 2014). Tutta liquidità in cerca di titoli di stato ad alto rendimento come i nostri btp e quelli spagnoli. Per il secondo, per rilancio dell'Eurozona in recessione,l'attesa riduzione del tasso di riferimento della BCE allo 0,50%, unica leva espansiva a disposizione di Francoforte che a differenza di Tokio e Washington non può stampare moneta. E alla faccia della sovranità monetaria.
Quanto a due falsari Reinhart/Rogoff suggerisco ai partecipanti la lettura del link che segue: http://memmt.info/site/carmen-reinhart-and-kenneth-rogoff-va nno-impiccati-in-piazza-a-furor-di-popolo/ Cordiali saluti.
24 aprile 2013 20:31 - alemor
Concordo in parte con quanto sostenuto nell'articolo..d'altronde era ormai più che palese che non fosse possile risolvere i problemi di bilancio dei paesi europei unicamente con misure di austerity e di tagli alle spese...soprattutto a quelle per pubblici servizi..
A mio parere resta comunque...ed è questo il vero grande problema del nostro tempo...da trovare (ammesso che esista)..il modo per poter far rientrare l'economia in quello che storicamente è sempre stato il suo terreno d'elezione...allontanandola dalla pura speculazione finanziaria che ..da anni...sembra essere diventato l'unico vero motore trainante di tutto..
Ormai l'ammontare di denaro creato dal nulla...con i più svariati mezzi dalle banche centrali...e locali...ammonta a svariate volte quello che l'economia reale (ossia l'attività di produzione e trasformazione) riuscirà mai a generare negli anni a venire...
La ricchezza prodotta a livello mondiale...non basta neppure per pagare gli interessi che gravano sui debiti...figuriamoci per estinguere questi stessi..
Dal fallimento di Lehman Brothers del 2008 e dallo scoppio della bolla dei mutui subprime...sono già passati alcuni anni ma...nella realtà molto poco è stato fatto per riportare l'attività speculativa delle banche in un regime maggiormente regolamentato..tant'è che esse continuano ancora indisturbate a fare ciò che facevano allora...e le cui conseguenze sono sotto gli occhi di tutti coloro che si interessino minimamente di cronaca finanziaria..
La moneta-debito...sganciata da qualsiasi parametro di valutazione porta in sè i germi per la creazione di ulteriori momenti critici...che saranno sempre più difficili da fronteggiare e risolvere...se già quello che stiamo attraversando dura da parecchi anni...nonostante le immense dosi di "liquidità" immesse ripetutamente a sostegno del sistema..ed immediatamente trasformate in debito pubblico..
Per chi volesse approfondire il tema con argomentazione ben più approfondite e pertinenti di queste mie...mi sento di consigliare la lettura di un recente saggio di Luciano Gallino..dal titolo "Finanzcapitalismo"..che ho trovato particolarmente interessante ed illuminante..
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