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25 ottobre 2013 19:30 - francescodeleo
L'assegnazione di questo "nobel" mi lascia comunque perplesso, è come se mi volesse dire: ok, sapete che ci sono di tanto in tanto delle crisi finanziarie, ma, come è stato accuratamente misurato, ciò di per sè non è preoccupante perchè il sistema, che funziona secondo il principio della massma libertà, è anche autoregolante nel lungo periodo.
Se mi consentite ogni volta che ci ripenso mi gratto il capo pioichè intravedo la nascita di una nuova economia (come se non ci fosse già) basata non più sul profitto, ma su qualcosa di più aggressivo ed anche autoreferenziale.
24 ottobre 2013 12:18 - Alessandro Pedone
@francescodeleo
Purtroppo quello che dice Shiller è vero. Probabilmente ci vorranno decadi perché fino a quando le vere ragioni che causano le crisi finanziarie non saranno di pubblico dominio e non faranno parte della coscienza di un buon numero di persone, non si riuscirà mai a fare i cambiamenti necessari per evitarle. Sperare che siano le istituzioni che ci arrivino da sole è pia illusione. Le istituzioni sono conservative per loro natura. Le vere rivoluzioni (e qui serve veramente una rivoluzione culturale) non si possono fare dall'interno delle istituzioni.
22 ottobre 2013 12:04 - francescodeleo
Shiller durante la premiazione ha affermato che "Ci vorranno decadi, ma ci siamo trovati in mezzo a delle crisi finanziarie diverse volte in passato e solitamente abbiamo imparato da loro".

Queste sono le parole di un fresco "nobel", e afferma in sostanza che finora non hanno ancora scoperto il modo per evitarle. Ci vorranno decadi, dice.
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