Bene Federico198, sono contento che lo scritto che ha
"scovato" l'abbia aiutata a comprendere l'impostazione che
ho dato al mio lavoro...l'individuazione delle necessità
spesso aiuta a fare scelte consapevoli e utili e a non
lasciarsi distrarre da altre "sirene"...è che spesso
l'educazione finanziaria insegna altre cose, molto
importanti, ma che, secondo me, dovrebbero venire
"dopo"..... ma su questo tema scriverò una piccola cosa a
breve .Cordialità.
11 maggio 2016 23:06 - federico6198
ho letto questo suo articolo adesso ho capito :
L’italiano medio ha dedicato una rilevante fetta del
proprio reddito al risparmio (rilevante rispetto alla media
mondiale ) e si è indebitato relativamente poco: questa
“abitudine” ha consentito a diverse generazioni di far
fronte ad imprevisti potendosi finanziare da sola e senza
l’aiuto dello stato…..ne abbiamo un esempio anche in
questo tempo in cui, causa la crisi, molti genitori anziani
sostengono i figli più giovani che sono senza lavoro.
Dall’altra parte è mancata ( e non per “tutta” colpa
dei Risparmiatori) l’educazione alla pianificazione: cioè
l’abitudine a dare un senso al risparmio identificando
obiettivi, paure e personale attitudine e capacità di
prendere rischi, privilegiando, soprattutto nelle fasi di
vacche grasse, la rincorsa al rendimento invece che la
funzionalità delle scelte rispetto alle proprie
necessità.
Molti anni fa un “nuovo Cliente” mi ha chiesto un parere
su una proposta che gli era stata fatta dalla banca ….si
trattava di un giovane di circa 35 anni, sposato, casa di
proprietà dei genitori senza pagamento di affitto, moglie
disoccupata, 1 figlio di 3 anni, risparmi per circa 16.000
euro, un reddito netto di circa 25.000 euro annui, nessun
debito, una capacità di risparmio di circa 250 euro al mese
e l’obiettivo, condiviso con la moglie, di accantonare un
capitale per gli studi e il futuro del bimbo, dedicando
tutta la disponibilità di risparmio futuro …la sua banca
gli aveva proposto un piano di accumulo azionario
enfatizzando le potenzialità di questo strumento nel lungo
periodo e Lui mi chiese cosa ne pensavo di questa proposta
…io chiesi cosa ne pensava Lui e Lui mi disse che la cosa
gli piaceva sia per la flessibilità della proposta che per
la potenzialità di rendimento….io non feci commenti né
sulla proposta né sui costi del prodotto ma feci solo una
considerazione e una domanda….Lei ha un obiettivo
importante e ha trovato una soluzione di impiego dinamico
del suo risparmio, tuttavia, se Lei comincia oggi ad
accantonare, tra un anno avrà messo da parte circa 3.000=
euro per quell’obiettivo ma se Lei , tra un anno, dovesse
morire improvvisamente cosa ne sarà del futuro di suo
figlio? …questa considerazione e questa domanda diedero
modo al giovane Cliente di riflettere sulle sue necessità
e, soprattutto, sulle sue priorità e ciò lo portò a
modificare la sua scelta orientandola verso una soluzione
più articolata e funzionale rispetto alle sue
necessità.
La responsabilità della scarsa educazione alla
pianificazione è solo parzialmente attribuibile ai
Consumatori perché gli interlocutori coi quali si trovano a
discutere delle loro necessità sono, sovente, soggetti che
hanno, nella loro borsa, una dotazione di strumenti non
illimitata e che, talvolta, devono anche assecondare
“ordini di scuderia” .
Una domanda interessante che ciascuno di noi potrebbe porsi
è la seguente : il denaro, per me, è il fine ? o, invece,
è solo un mezzo per soddisfare le mie necessità e mitigare
le mie paure ?
Se il denaro è solo “il fine” gli strumenti a
disposizione sono tanti , incluso il casinò (dove, tra
l’altro, non è necessario attendere il lungo termine per
vedere il risultato delle proprie scelte).
Se il denaro è un mezzo “ per” …allora si dovrebbe
individuare cosa, perché, quando, con quali risorse, a
quali condizioni eccetera …questa è la pianificazione !
la si può fare da soli, soprattutto se si è in grado di
“mettere il coltello nelle proprie piaghe” e farsi
domande “difficili”, non su aspetti tecnici ma su
aspetti personali…la si può fare facendosi affiancare da
un Professionista, che magari non ha prodotti da vendere e
il cui obiettivo primario è quello di aiutare il Cliente ad
avere consapevolezza e a fare scelte funzionali alle proprie
necessità…in tal caso il Professionista potrebbe essere
un Pianificatore, magari indipendente a parcella (così le
notizie riservate, che necessariamente devono essere
condivise, rimangono circoscritte tra due e non più di due
soggetti: Cliente/Professionista)
LA SCELTA A VOI!
di Giorgio Canella
10 maggio 2016 22:55 - federico6198
giorgio canella
La ringrazio per la risposta è chiaro che per un piccolo
risparmiatore, l'obiettivo principale minimo è quello di
proteggere il capitale rivalutandolo dall'inflzione e poi
costruire un progetto di risparmio che risponda alle
esigenze ed alle necessità del risparmiatore stesso,ed
anche il significato che viene attribuito agli investimenti
ed al risparmio con il senso comune o la logica emotiva,
porta i piccoli risparmiatori a fare delle scelte
d'investimento sbagliate sembrano cose ovvie e scontate ma
evidentemente non lo sono ,l'mportante è trovare qualcuno
che spieghi la finanza in modo semplice e diretto in modo
tale da farci notare certe cose e renderci piu consapevoli e
questo sito che io seguo da molti anni fornisce questo tipo
d'informazione
10 maggio 2016 9:12 - giorgio canella
Federico 6198, il commento è molto ampio tuttavia , per
quanto mi riguarda, credo che le filosofie di investimento
siano più di due ...la terza, quella che io condivido
maggiormente , è quella che parte dai bisogni del
consumatore ,inclusa la necessità di mitigare certe paure
...ciò significa che il mondo dei servizi finanziari ,
secondo me, dà una risposta solo a una parte delle
necessità del consumatore e, talvolta, quella parte non è
neanche quella più importante...certo quando si va poi
nell'investimento finanziario molte delle considerazioni
contenute nel commento mi paiono condivisibili
9 maggio 2016 22:08 - federico6198
Investire risparmiando : Parte 1
Questa esperienza mi ha insegnato che chi ha un pieno
controllo dei propri risparmi può vivere più serenamente
di chi ha delegato la loro gestione in modo totalmente
passivo ad altri , chi investe consapevolmente può
risparmiare sui costi e diventare protagonista del proprio
benessere.
Cosa significa delegare la loro gestione in modo totalmente
passivo ad altri ?
Cosa significa avere un pieno controllo dei propri risparmi
?
Cosa significa investire consapevolmente ?
Cosa significa risparmiare sui costi ?
Parte 2 :
Per realizzare questo obiettivo non è necessario conoscere
le molte ed inutili complicazioni della finanza , C’è una
cosa che veramente indispensabile : Il vostro tempo solo
pochi risparmiatori dedicano almeno due ore alla settimana
alla cura dei propri risparmi .
Parte 3
Perché non è necessario conoscere le inutili
complicazioni della finanza e cosa sono ?
In che modo bisogna impiegare il proprio per la cura dei
propri risparmi ?
Il tempo è un buon punto di partenza ma non basta ! Ci
vuole molta pratica e tanta disciplina .
Cosa s’intende per disciplina in finanza ?
Parte 4 :
Occore dotarsi degli strumenti informativi idonei per
costruire un portafoglio adatto alle proprie caratteristiche
per aggiornarlo ed eventualmente modificare .ed un approccio
che deriva direttamente dagli insegnamenti della finanza
comportamentale
Quali sono gli strumenti informativi più idonei ?
Quali sono gli strumenti più idonei ?
Cos’è la finanza comportamentale ?
L’errore che fanno i comuni risparmiatori è quello di
associare il risparmio al sacrificio e l’investimento alla
speculazione niente di più sbagliato è cosa buona fare
chiarezza su questi punti evitando fare errori :
Due filosofie d’investimento (chiarirsi le idee prima di
cominciare ad investire):
1) Trading di borsa speculativo.
2) Trading a rischio controllato.
1) Trading di borsa speculativo con acquisto diretto su
titoli azionari,derivati valuta estera :
Livello di preparazione necessario : Molto buono\Elevato.
Tempo da dedicare alla gestione degli investimenti : Molto
(quasi ogni giorno).
Fattori di rischio : Molto elevato anche per i più
esperti.
Rendimenti : Nel periodo medio breve bassi nel lungo periodo
negativi, di solito la maggior parte degli investitori che
usano questa tipologia d’investimento vengono
“mangiati” dal mercato già nel primo anno gli altri
successivamente ,alla fine queste persone abbandonano il
mondo degli investimenti definitivamente delusi ed
amareggiati per le perdite subite.
2) Trading a rischio controllato (di lungo periodo) su
titoli di stato emessi da governi affidabili, obbligazioni
private e semplici Etf che replicano gli indici di borsa
più diversificati (Gli ETF sono un'ottima cosa perché
permettono di diversificare gli investimenti senza
acquistare il "servizio-bidone" della cosiddetta "gestione
attiva" risparmiando così una sacco di soldi ogni anno in
spese di vario tipo collegate a questo tipo di gestione),
buoni fruttiferi postali ordinari emessi dalla cassa
depositi e prestiti dello stato italiano, la posta è
diventata come la banca e propone i buoni fruttiferi
strutturati non comprateli solo quelli ordinari.
Livello di preparazione necessario : Preparazione di base,
funzionamento del tasso composto, funzionamento della
singola obbligazione riferito al nominale 100. Funzionamento
del Etf azionario sull’ indice di
riferimento,ribilanciamento del portafoglio o aggiustamento
del rapporto RISCHIO\RENDIMENTO (nb : gli aggiustamenti del
rapporto rischio\rendimento non sono efficaci nei fondi
obbligazionari,azioni derivati e fondi azionari emessi dalle
banche o sgr(società gestione risparmio),in quanto non
corrispondono a rendimenti REALI di mercato).
Tempo da dedicare alla gestione degli investimenti : Poco
.
Fattori di rischio : nel periodo medio breve basso ,nel
lungo periodo quasi nullo.
Rendimenti : Nel periodo medio breve in linea con la media
del mercato ,nel lungo periodo superiori alla media del
mercato\elevati ,di solito le persone che investono in
questo modo rischiano poco e nel lungo periodo hanno un
reddito aggiuntivo a quello derivante dal lavoro.
L’approccio all’investimento può essere distinto in tre
fasi :
1. individuare la tipologia di profilo di rischio per un
investitore generico, in base alla quale è costruito il
Portafoglio.
2. scegliere la strategia di investimento corretta, in base
all’andamento dei mercati;
3. definire i singoli investimenti con il migliore rapporto
rischio/rendimento
Fase 1. Individuare la tipologia di profilo di rischio, in
base alla quale viene poi costruito il Portafoglio.
È necessario definire i livelli massimi di rischio e gli
obiettivi di rendimento coerenti con la tipologia di profilo
di rischio scelta per quel determinato Portafoglio.
Per il conseguimento di questo scopo,per la parte
obbligazionaria ,utilizziamo semplici titoli di stato ed
obbligazioni ,buoni fruttiferi postali ordinari emessi dalla
cassa depositi e prestiti dello stato italiano, per la parte
azionaria semplici etf che replicano un indice
diversificato.
Fase 2. Scegliere la corretta strategia di investimento, in
base all’andamento dei mercati;
È determinante una corretta interpretazione delle fasi del
ciclo economico (i mercati finanziari) per ottenere ritorni
superiori alla media di mercato. Per il conseguimento di
questo obiettivo è necessario monitorare i fondamentali del
ciclo economico, anticipando le propensioni prevalenti degli
investitori.
Fase 3. Definire i singoli investimenti, con il migliore
rapporto rischio/rendimento. La ricerca degli investimenti
con il miglior rapporto rischio/rendimento è l'elemento
conclusivo che consente la massima efficienza complessiva.
Questo risultato viene raggiunto applicando rigorosi criteri
di scelta -sia qualitativi sia quantitativi- prima
dell’inserimento di ciascun investimento nel nostro
portafoglio.
9 maggio 2016 13:51 - giorgio canella
GRAZIE a tutti per il "benvenuto"; ..l'apertura è stata
dedicata alle domande ma preferirei che invece che porle a
me voi foste sempre attenti a farle all'interlocutore che
vi aiuta a prendere decisioni o a quello presso il quale
fate "acquisti", possibilmente, PRIMA di acquistare. la
Gente fa o non fa perchè ha degli obiettivi o ha delle
paure ...dunque, se PRIMA individuate i vostri obiettivi
VERI e le Vostre paure forse vi viene più facile fare le
domande giuste e se non ottenete risposte esaustive
chiedete ancora o cambiate "consigliere/fornitore"
....diffidate da chi vi promette "la luna" e prendete in
considerazione chi vi dedica tempo ed energie per conscervi
prima di "scrivere la ricetta". ...ritengo che questo sia un
buon modo per difendersi, ma ne parleremo ancora . Ciao e
buone scelte
7 maggio 2016 13:32 - lucillafiaccola1796
Domandina sui perché
Vorrei sapere da QUALCUNO PERCHE'sia l'ADE che la RAI
continuino a chiamare "canone" una che altri definiscono
"imposta" immessa addirittura sulla bolletta dell'energia
elettrica, come fece in Grecia il cosiddetto governo di
"sinistri".
Ci dever essere assolutamente una spiegazione "leguleia",
altrimenti non si capisce il motivo per cui NON OSANO
CHIAMARLA "ESTORSIONE" oops IMPOSTA. La risposta logica è
che non possonon farlo. E se non possono farlo vorrei sapere
PERCHE'.
6 maggio 2016 21:39 - Adriana...
Già. .. PERCHÉ?
6 maggio 2016 17:55 - claudio4084
Sono certo che saprai dare spunti di riflessione sia ai
risparmiatori che agli operatori professionali. Buon lavoro,
Claudio Voltolini
5 maggio 2016 17:02 - federico6198
Benvenuto Giorgio Canella,l'aspetto comportamentale mi
interssa molto ed il dottor Pedone ha dato un forte
contributo in questo senso,sicuramente è la parte più
complessa e difficile della finanza,sono molto curioso di
leggere i suoi articoli bemvenuto e buon lavoro : Federico
da udine accanito sostenitore di Aduc !
5 maggio 2016 9:02 - kinowa50
buon giorno e soprattutto "buon lavoro"!... a volte noi
poveri cristi ci scervelliamo non solo sul "COSA" ma anche
sui PERCHE' e sentiamo la necessità di una conferma, di una
smentita o, semplicemente, di una opinione, di un
confronto/conforto sul nostro medo di pensare o dare una
risposta ai nostri quotidiani problemi legati anche a
terminologie finanziare forse create apposta per ingenerare
confusione e disagio al risparmiatore che vive nell'angoscia
di vedere svanire nel nulla una vita di sacrifici. Ancora
buon lavoro dunque!
5 maggio 2016 8:25 - lucillafiaccola1796
Oh finalmente. Complimenti Giorgio Canella. Una Persona che
si chiede il "perché". Pensi che io non so fare neanche le
somme con la calcolatrice se non so perché le faccio!!!!
Una domanda li per li: mi chiedo perché le banche vanno
giù sempre di più perdendo capitale e quindi valore nel
gioco delle tre carte delle borse ? Qual'è secondo Lei lo
scopo di questo sfascismo? andare in "fallimento" per
cuccarsi anche i conti correnti inferiori a 100 mila €? Io
spero che di "bail in" crepino quelli che lo hanno ideato. E
Noi come ci possiamo difendere? Dentro il materasso? Una mia
amica li ha messi dentro una cassetta di sicurezza in
banca...mah!!!???
Benvenuto ed auguri.