drin53, io ci ho lavorato in banca e dico che hai molta
ragione sulla critica del sistema, come da tuo post.
Il "default" argentino non è stato l'unico a quei tempi, e
neppure la causa primaria di un processo normativo a
progressione geometrica che ci sta portando a non poter più
lavorare nell'ambito finanziario, almeno per la gente comune
e più onesta. L'ultimo, ma che non sarà l'ultimo, è
l'entrata in vigore del Bail-in che ha rovinato grande
numero di risparmiatori inconsapevoli (pochissimi quelli
consapevoli) e fino al 2016 non c'era; dico questo perchè
certe regole c'erano anche vent'anni fa ai tempi
pre-Argentina( ma anche Cirio, ed altri) ed io stesso ci
sono cascato...pfui.
Infatti nei prospetti di compravendita titoli c'erano già
alcuni avvertimenti che il cliente investitore avrebbe
dovuto leggere. Una decina in tutto che stavano in una
paginetta e quali, ad esempio, il rischio di cambio, il
rischio di impresa, quello di conflitto di interessi, il
rischio emittente, ecc. Poi si veniva invitati a firmare
e....nota bene... a rifirmare in zona apposita per
dichiarare di aver letto bene queste poche clausole. Ecco
perchè (ovviamente si firmava senza valutare che questi
rischi-anche su condivisione del proponente- non erano
proprio così reali) molti risparmiatori-investitori ci sono
cascati in buona fede; però, impugnando la seconda firma(di
cui sopra detto)
l'Istituto si manlevava da ogni responsabilità e quindi la
quasi totalità dei possessori di quei titoli, ci rimetteva
tutto o quasi.
Questo ha favorito la non-fiducia sulle banche, ma anche sui
promotori in genere perchè nessuno mette in gioco la
propria responsabilità gratis.
Infine, ma la cosa è al di là da essere finita, penso che
ci saranno sempre più regole da rispettare, bugiardini da
esaminare,, ecc. Anche in qualsiasi struttura sanitaria
avviene la stessa cosa. Firme e controfirme per dichiarare
la sempre e piena responsabilità del paziente.
Assicurazioni e atti di qualsiasi genere sono idem idem.
Le stesse etichette sui prodotti di consumo o i libretti di
garanzia-istruzioni, sono sulla stessa via. Ti risponderanno
(a richiesta di valenza di garanzia) che la colpa è tua,
del consumatore che non ha rispettato qualche regola,
comprensibile o no.
Ti riporto un post che ho inoltrato sull'altro precedente
art. su MIFID dello stesso autore:
... Tutti i comportamenti della vita sono una moltitudine di
diritti e doveri (al vero doveri sempre meno). Ogni giorno
ognuno di noi si trova a dover affrontare vicende a cui
potrebbero riferirsi derive giudiziarie, finanziarie o
comportamentali tali da portare nocumento alla propria
esistenza.
Liti condominiali, vicende da codice della strada, atti
amministrativi o fiscali non ottemperati, comportamenti
lavorativi, questioni familiari, e via discorrendo.
Tutto ciò, per essere operato con rettitudine, in modo
onesto e consapevole e con la diligenza dovuta, per la
maggior parte dei cittadini abbisognerebbe di culture
superiori o da avvocati, economisti, ragionieri, neppure
tuttofare.
Chi crede il cittadino capace di agire in questo senso, non
ha conoscenza dello status di ogni attore. Queste
disposizioni,nella fattispecie evocata dall'articolo, con
avvicendamento continuo ed esagerato di normative, non
mirano alla tutela del cittadino, ma alla tutela del
proponente per non incorrere in responsabilità. Chi
potrebbe leggersi il Codice della Strada in mezz'ora davanti
ad un esaminatore, fare qualche domanda e poi uscirne con la
patente in tasca?
Le prime due lettere dell'acronimo MIFID sono da
interpretarsi come: Mission Impossible Financial Instruments
Directive (come dire...laurea per mettere da parte un po' di
risparmi).
E gli speculatori sanno ben già cosa fare, altro che MIFID
( meglio: nonMIFIDo).
In attesa di una migliore tutela del consumatore(dubbiosa)
auguriamoci che si dia atto a norme che tutelino
concretamente il risparmio.
13 dicembre 2017 8:48 - drin53
premesso che sono un professionista laureato in altro campo
(medico), quando vado in banca per rinnovare un investimento
il questionario è sempre scaduto e si perde molto tempo per
ricompilarlo, tra l'altro lo compila l'impiegato di banca
(SENZA "ERRORI"?) quindi lo stampa per la firma. Mi chiedo
quanti leggono diverse pagine di scritto piccolo (tipo
assicurazioni) avendo presente che chi ha i soldi
probabilmente ha anche la presbiopia! Mi chiedo inoltre
quando l'addetto mi propone un investimento anche banale
prevede che io conosca determinati termini bancari
altrimenti niente investimenti, forse neanche i BOT vanno
lisci, e allora velatamente mi suggeriscono di rispondere si
a certe domande "oscene" per le competenze finanziarie
altrimenti i soldi restano sul conto, e allora quante
persone acconsentono per risolvere il problema, del resto
una lezione di finanza di 1 o 2 ore non mi erudisce. Allora
la domanda sorge spontanea: a che cosa serve il
questionario? forse serve solo a salvaguardare la banca in
caso di cattivo investimento perchè io non possa ricorrere
contro la banca per avermi non edotto adeguatamente sul
rischio? Non a caso i questionari sono nati dopo il defoult
Argentino e relativi rimborsi con le cause.
12 dicembre 2017 14:55 - savpg8801
Siamo proprio nella demenzialità. Come si può ipotizzare
una informativa del genere di cui alle argomentazioni (del
resto da vedersi) che richiamano l'opportunità o la
necessità obbligata di farsi illustrare (dal proponente)
tutti i pro e i contro, tutte le variabili di spesa e di
profitto financo al loro "saldo", e tutte le altre
caratteristiche inerenti al prodotto stesso mirante alla
decisione(da parte dell'investitore) di cosa scegliere.
Non si tiene conto che ci sono decine di migliaia di
prodotti finanziari, anche scremando quelli solo adatti al
profilo del soggetto che va a chiedere su cosa investire,
magari obbligato a reinvestire su provenienza di uno
scaduto?
Come è possibile che un proponente qualsiasi, bancario o
indipendente o altro, si possa porre al servizio di un
cliente magari per ore e ore nel tentativo di illustrargli
tutte le frasi e le caratteristiche di un prodotto
dall'esame di un, spesso criptico, prospetto informativo?
Come è ipotizzabile chbe un proponente abbia le capacità
di ipotizzare il futuro quando, ad esempio come spesso
accade, i rendimenti futuri sono legati e dipendenti da
parametri ancora da definirsi (es.andamenti di borsa, cedole
legate a indici da stabilirsi, legate a sistemi di calcolo
semplici all'apparenza, ma incomprensibili ai più e quindi
aleatori?
E non è interessante stabilire eventualmente quanti clienti
siano in grado o meno di comprendere tutto, avendone anche
il tempo, la voglia e le capacità intellettuali complesse
su materie per nulla scientifiche, ma dipendenti da infinite
variabili anche non finanziarie?
E chi è responsabile di operazioni ventilate per ottime e
che, magari dopo anni, risultano pessime?
Dopo questo e molto altro, come fa un investitore a
decidere su materiale che, spesso, neppure il proponente
può o non è in grado di conoscere e spiegare appieno,
magari per mancanza di tempo se non di capacità di
convincimento o di comprensione? Non tutti i medici sono in
grado di fare bene gli stessi interventi.
E in caso di controversie come ci si dovrà comportare?
Ancora una volta ribadisco che, una volta individuato lo
speculatore che andrà trattato in maniera adeguata e che
dovrà assumersene dichiaratamente le responsabilità,
bisogna tutelare tutti gli altri investitori nella maniera
più semplce e sicura possibile e non invischiarli in
migliaia di regole spesso contraddittorie.
In fondo il cliente investitore è uno che affida i propri
denari perchè gli siano date delle tutele inoppugnabili e
non siano affidati al Gatto e alla Volpe. Come recitano
norme giurisprudenziali, ogni prestito va restituito ed
anche la Costituzione scrive che il risparmio va
tutelato.
Non ultima la parabola evengelica dei talenti che il padrone
affida a suoi dipendenti per cui, all'atto della
restituzione, verranno evidenziati, in base ai comportamenti
singoli, i meritevoli e quelli che andranno gettati nelle
fiamme. Non si arriverà, modernamente, a tanto. Ma quelli
che rubano i soldi dei risparmiatori, ne hanno le
caratteristiche, a prescindere da tutte queste norme.