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25 febbraio 2018 11:56 - savpg8801
I problemi non stanno nelle clausole libero(non è clausola scritta) o "non trasferibile"(clausola scritta). E' l'uso che se ne fa.
Assegno libero non è illegale (fino a eventuali nuove disposizioni) purchè si utilizzi valorizzandolo (ora la legge prevede così) a meno di € 1000,00. Quindi la banca emette libretti liberi senza beghe nè responsabilità e del tutto legalmente.
La dicitura "non trasferibile" perciò può essere apposta anche da chi utilizza l'assegno, dal traente ai giratari ed anche scritta di pugno. Ci sono leggi vecchie in proposito, ancora valide.
Perchè mai, quindi, le banche o chi dice anche l'Associazione Bancaria Italiana dovrebbero mettersi ad avvisare un correntista (magari milioni o col rischio di lasciarne indietro) su UNA delle tantissime clausole della legge sull'assegno quando non vi sia nè scopo nè obbligo per via del fatto che è il detentore del libretto a dover osservare (per quanto inique) le leggi?
Al solito si richiede di provvedere a far cose solo perchè salgono di moda o sono considerate vessatorie(sed lex)e non ad altre meno modaiole.
La responsabilità della tenuta del conto corrente è del Cliente, di regola e salvo quelle specifiche della banca. Non sarebbe neppure, per norma tecnica, avvisare il Cliente che sta sforando i limiti di affidamento.
Pertanto non mi sembra aver senso la richiesta di obbligare le banche ad informare su qualche regola sulle migliaia che si possa presumere non siano a conoscenza del cliente; il tutto a prescindere dall'aspetto macroscopico e assurdo della grandezza , peraltro non progressiva, della punizione.
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