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21 luglio 2018 22:45 - curious
Ottimo articolo ricco di molteplici spunti da elaborare, a partire dalla considerazione che ivestire nei crolli di borsa,sapendo di avere un orizzonte di lungo temine,si è rivelato sempre una scelta vincente;ìl problema è riuscire
a praticarlo, perché il
14 luglio 2018 18:45 - gm da legnano
Sempre molto chiaro, grazie. Grazie per i dati, grazie per le analisi sui diversi risultati nei diversi orizzonti temporali.
Con questo, oggi penso che correggerò l’attuale strategia degli investimenti: * aumento la quota di “ gestione separata a capitale garantito con capitalizzazione dei rendimenti” ( per il 2017 circa il 2%) * riduco quanto investito in fondi.
Sono ormai convinto che a medio lungo termine ( 5/20 anni) la fatica che faccio per ridurre i rischi nell’azionario non sia compensata dal rischio di rendimento(o perdita ? !) potenziale-probabile-atteso .
Più volte ho sfidato i miei consulenti a garantirmi un guadagno assicurato del 2% sull’arco di 10 anni: nessuno ha accettato, tanto vale usare l’investimento in assicurazioni a capitale garantito. (o forse in bond legati all’inflazione).
Cercherò di individuare qualche titolo valido ( anche senza l’apparato Buffet) con regolare distribuzione di dividendo, in attesa di un guadano del 10%, quindi mi impongo di “vendere e pentirmi”. Mi imposto su un termine medio-lungo; se va bene guadagnerò sul prezzo, se va male mi accontento del dividendo (e dell’investimento a capitale garantito).
Al diavolo le bizze dei mercati, dei sottomercati, dei trump, delle monete,del petrolio, dell’economie, della globalizzazione , ecc. ecc. !
Mi confronterò ancora con qualche fidato consulente anche se questo comporta il rischio di disturbo a queste semplici regole “asinine”. Ma ormai sono convinto che operare a “Capitale garantito “ anche se poco rimunerativo nel medio-lungo termine, quantomeno non correrò la certezza di perdere guadagni e capitali come fanno ed hanno fatto i famosi grandi investitori professionali; si racconta che che hanno guadagnato e PERSO più volte favolose fortune.
Riuscirò a controllare la mia avidità di guadagno e l’illusione che ormai sono imparato?
13 luglio 2018 23:55 - federico6198
Per chi volesse approfondire questo argomento per capire meglio come funziona un’ indice di borsa può consultare il concetto di rischio finanziario :
La maggioranza delle insoddisfazioni legate agli investimenti finanziari deriva dalla mancata comprensione dei rischi finanziari. Quando i tecnici parlano di rischio, in finanza, spesso si riferiscono a qualcosa di molto specifico che i comuni risparmiatori non conoscono.
Rischio sistematico
Di solito, in finanza, quando si parla genericamente di rischio ci si riferisce al rischio legato alla "normale oscillazione del mercato" nel quale si sta investendo. Questo rischio è detto anche rischio sistematico perché non eliminabile.
E' possibile eliminare i rischi specifici investendo non in una singola azione ma un paniere di azioni che rappresenti una quota molto ampia dell'intero mercato. Ad esempio, invece di investire in singole azioni del mercato americano si può investire nelle 500 azioni che compongono l'indice S&P500 (o meglio ancora sarebbe investire nelle 5000 azioni dell'indice Russel 5000). Invece di investire in qualche singola azione europea si potrebbe investire nelle 350 azioni dell'indice S&P 350 Euro. Questo è possibile attraverso i fondi di investimento o, meglio, attraverso gli ETF.Il rischio sistematico, diversamente dal rischio specifico, è calcolabile statisticamente in termini di "deviazione standard" detta anche volatilità.
Ad esempio, possiamo dire che il mercato azionario(msci word) internazionale oscilla intorno al 20% annuo. Ciò significa che investendo 10 centesimi in un anno qualunque, alla fine dell'anno possiamo avere 8 centesimi o 12 centesimi.
Rischio del "market timing"
Questa è una tipologia di rischio della quale si parla molto poco.
Nei 16 anni precedenti al 2000, il rendimento medio dei fondi comuni azionari distribuiti in America (che, per inciso, sono molto più efficienti dei nostri) è stato del 14% annuo. Il rendimento medio degli americani che hanno investito negli stessi fondi è stato del 5,3%! Perché questa enorme differenza?
Semplice: perché li hanno comprati e li hanno venduti, mediamente, sempre nel momento sbagliato!
Nel tentativo di non farsi sfuggire i periodi positivi di borsa e di cercare di limitare le perdite nei periodi negativi, hanno sempre, regolarmente, finito per guadagnare meno della metà di quello che avrebbero potuto guadagnare semplicemente stando fermi.
Quando si decide di modificare un investimento fatto in base ad una previsione, se poi questa non si realizza, per recuperare la perdita sarebbe necessario fare una modifica che produca un rendimento doppio. Dopo due errori consecutivi sarebbe necessario avere un rendimento quadruplo per recuperare. In breve tempo è impossibile recuperare la perdita subita in seguito a scelte sbagliate.
Ma quel che è peggio è che questo rischio produce ancora una volta incertezza: non è calcolabile e non è controllabile.
Un comune risparmiatore non deve mai fare operazioni sugli investimenti fatti in base alle previsioni (proprie o altrui) circa l'andamento dei mercati finanziari. Le operazioni di acquisto o di vendita dei prodotti finanziari devono essere guidate principalmente dai propri flussi finanziari (cioè dalle nostre necessità di risparmio o di consumo). E' provato che gli spostamenti fatti per cercare di fare meglio del mercato, mediamente, finiscono per produrre gravi perdite.
13 luglio 2018 18:06 - Ax90
Ringrazio anche in questa occasione per il nuovo interessante articolo.
Aggiungo un altro tassello al piccolo gruzzolo di conoscenza dispensato con semplicità da Pedone.
Attendiamo altri informazioni.
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