Già che stando sul cosiddetto "normale", cioè non andando a cercare redditività e quindi pensando di stare sul sicuro, ci si rimette comunque, mi chiedo come, stando alle esperienze nostre e altrui di tanti default, di tante truffe, di tanti guai dovuti alla speculazione, ancora gente va ad avventurarsi attratta da fantomatici promettitori certamente abili e furbi, o da chiare cialtronerie come gli investimenti sulle "monete virtuali".
Si capisce la mania ludopatica, la dipendenza dalle droghe, le smodate attrazioni culinarie, il pericoloso senso dell'avventura, ma quella di credere e fidarsi delle promesse di certi operatori finanziari è proprio incomprensibile. E per operatori finanziari ce li metto tutti, compresi quelli che istituzionalmente dovrebbero essere affidabili. Ma non lo sono spesso perchè non si riesce più a distinguere il mercato buono da quello cattivo, anche se ce lo raccontano i bravi con propedeutiche di educazione finanziaria. Bravi fino a prova contraria, ma spesso è troppo tardi.