Vari possono essere gli atteggiamenti.Contrattuali o
meno.
Per quanto riguarda un conflitto di interessi mi pare che ci
sia solo un vago principio del tutto ininfluente in quanto
da tempo gli interessi sui c/c, come ipotizzato dal postante
sono a zero o meno di zero(parlo degli interessi
passivi-cioè quelli che la banca paga(?) sulle somme
depositate, quindi se eventualmente trattenesse o decurtasse
pagamenti o bonifici per questa ipotesi non ne avrebbe
nessun interesse reale data la limitazione temporale e di
quantitativo.
Nel caso in cui si andasse (da parte della banca) a
trattenere somme in uscita(tipo bonifici) disposte dal
cliente l'interesse sarebbe invece maggiormente negativo in
caso di conto affidato.
Questo perchè trattenendo somme queste andrebbero a
diminuire l'esposizione che, come sappiamo, in conti con
fido e comunque in utilizzo, gli interessi sono sempre
piuttosto elevati.
Quindi nessun lucro su conti passivi e danno in quelli
attivi.
26 settembre 2019 15:48 - luigi1954
Certamente! Ma in assenza di tale informazione sul
contratto, situazione piú frequente, puó la banca,
adducendo motivi di sicurezza (dovuti a inapropriatezza
interna) limitare la somma di un bonifico in uscita
contravvenendo a quelle che sono le norme sulla libera
circolazione dei capitali e, in aggiunta, essendo in chiaro
conflitto di interessi in quanto lucra sugli interessi delle
somme depositate e non bonificate?