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16 maggio 2020 17:32 - gialto1
La chiusura del conto corrente non comporta spese in carico al titolare del conto, a prescindere dal motivo e dall’uso che si abbia intenzione di fare dei fondi e dalle motivazioni per le quali si scelga di chiudere il rapporto contrattuale con l’istituto bancario. La gratuità non è tuttavia legata a particolari condizioni contrattuali sottoscritte all’apertura del conto corrente stesso, o a specifiche condizioni di favore di volta in volta eventualmente concesse dal singolo istituto bancario. È la legge infatti a stabilire [1] che la chiusura del conto corrente non comporta alcun onere economico specifico e aggiuntivo in capo al titolare che decide di interrompere il rapporto con la banca. Secondo quanto previsto infatti dal cosiddetto decreto Bersani sulla libera concorrenza, che ha modificato il testo unico bancario [2] il cliente ha facoltà di rescindere il contratto di conto corrente bancario con la propria banca in qualsiasi momento, senza che gli vengano addebitate spese extra derivanti da costi di chiusura. Può decidersi di chiudere il conto corrente anche a seguito di improvvisi aumenti del canone o dei servizi offerti, e anche in questo caso la chiusura del conto corrente non comporterebbe alcun costo. Non ha alcuna importanza che si decida di estinguere il conto corrente o di aprirne contemporaneamente un altro presso un altro istituto bancario, facendo così transitare il denaro presso la nuova banca scelta: anche in questa ipotesi, non c’è alcuna spesa per la chiusura del conto.
14 maggio 2020 9:28 - Sparkle
Spese di chiusura conto??? Non esistono...figuriamoci quelle di apertura!!!
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