Sono i REIT s ,
sono i Real Estates investment Trust
fondi di investimento che gestiscono
immobili e pagano il 90 per cento
degli tutili , pagano un dividendo del 4 , 5 per
cento stabilmente.
Puo scrivere un articolo o preferisce che lo facciao io?
31 gennaio 2020 19:16 - michele6949
Pedone , va tutto bene .
Non credo di avere difficolta' a comprendere
quello che Lei afferma .
Ma il problema non e'
soltanto psicologico .
Se la risposta alla domanda
"perche' investo" e' 'per ricavarne una rendita" non si
puo' passare tranquillamente
dalle obbligazioni alle azioni ,
e neanche ai fondi comuni obbligazionari o
bilanciati che siano.
Le azioni comportano un differente livello
di rischio , no?
Non si tratta quindi solo di esseredisposti a cambiare
la propria visione!
Mi piacerebbe leggere la sua risposta
in merito alla mia obiezione!
19 dicembre 2019 20:43 - beppepa
Molto interessante e porta a conclusioni cui ero giunto da
solo, senza peraltro averne le competenze.
Personalmente ritengo che l'unico modo oer investire , oggi,
sia il mordi e fuggi in Borsa (cosiddetto "scalping").
Richiede tempo e qualche competenza sul trading (personale e
online, ovviamente, altrimenti quello che guadagni lo dai al
broker), e di analisi tecnica, ma è l'unico modo per
guadagnare subito senza i rischi del lungo termine.
Se fatto bene, con maturità e criterio, guadagni pur
mettendo in conto le operazioni che vanno male.
18 dicembre 2019 22:32 - fabiospark
@luigi1954
Secondo me ciò che Pedone auspica è che aumenti
l'educazione finanziaria media generale e soprattutto quella
di chi ha capacità di risparmio e fondi da investire.
Questo non tanto per imparare un "fai da te" più
consapevole ma perchè ciò porterebbe più facilmente a
capire che, come dicono a Milano: "Ofelèe fal to mestèe" e
cioè, se vuoi una gestione "come si deve" dei tuoi
investimenti affidati a un consulente indipendente. Io parlo
per esperienza personale e attuale. Grazie.
13 dicembre 2019 15:24 - Filanto_051
Articolo interessante;
a proposito di 'tassi negativi' sebbene quelli offerti dai
depositi bancari in c/c o dai conti-deposito nominalmente
non lo sono, tuttavia, considerando le imposte, tasse, le
spese-tenuta del conto e commissioni varie, essi lo
diventano;
E'arduo, attualmente, trovare rendimenti 'netti' che diano
almeno uno 0,5% oltre il tasso d'inflazione;
12 dicembre 2019 8:01 - Nick9
Grazie. Molto interessante
11 dicembre 2019 11:03 - luigi1954
L insegnamento che traggo dallo scritto del dottor Pedone,
anche se non esplicitamente insegnato, è che non è
necessario che uno sia L imprenditore dei suoi soldi, ovvero
investitore. Non lo ha ordinato il medico.
Si può rimanere, a parità di dignità, al rango di
risparmiatore e quindi tenere i soldi su un conto corrente o
di deposito che preservi dall inflazione, oggi allo 0,4%.
In caso L inflazione aumenti, saliranno anche i tassi di
interesse, se ho capito bene, e quindi uno è sempre
protetto dalla svalutazione del proprio denaro.