Dico complimenti narcisticamente ,
perchè io seguo lo stesso metodo
nell investire.
30 dicembre 2021 17:52 - riccio1020
Immagino, che i soldi lasciati sui c/c dai risparmiatori,
vengano prestati, a chi ne ha bisogno, a interessi positivi,
per le banche , molto più alti rispetto agli interessi,
quasi nulli, che le banche danno ai risparmiatori. "Il
denaro non dorme mai "
Riccio
9 dicembre 2021 7:46 - GabrieleRu
Occorre chiarire perché per le banche il contante è un
costo e perché operano tanta pressione sul risparmiatore.
Il costo è quello che corrisponde al mancato guadagno per
transazioni finanziarie o commissioni di negoziazione o
liquidità impiegate nei titoli o polizze di loro emissione.
Ormai alle banche non serve utilizzare le riserve (un
multiplo dei depositi di conto corrente) per elargire
credito, visto che possono già ottenere denaro a bassissimo
costo dagli enti centrali europei. Così vero che ormai
l'interesse sul conto corrente è inesistente, così come
anche la cortesia agli sportelli, una volta proverbiale
verso chi alimentava depositi.
9 dicembre 2021 7:38 - GabrieleRu
Altro grande contributo di Alessandro Pedone, al quale mi
sento di fare una integrazione, spero gradita dall'autore:
quando arriva il momento giusto di intervenire con
investimenti su titoli "a saldo", la liquidità è quella
che si ottiene anche smobilizzando altri investimenti già
avviati tempo addietro che, nel complesso, presentino minori
prospettive. Se questo è vero, diventa fondamentale
utilizzare strumenti finanziari liquidabili in pochi
istanti, caratterizzati da alti volumi giornalieri di
negoziazione su mercati e piattaforme aperti. Ciò che, per
fare un esempio, non sono le tante obbligazioni offerte
dalle banche a certi inesperti risparmiatori. Ovviamente -
giusto per riprendere il ragionamento del dott. Pedone - a
condizione che sia già operante un progetto strutturato di
investimento.
8 dicembre 2021 12:35 - Joda_mm
Con la premessa che non è più possibile detenerli con
banconote a casa o in un luogo sicuro o meglio lo si può
fare ma con l’inversione dell’onere della prova ci si
dovrà difendere dalla presunzione di denaro illecitamente
risparmiato, la riflessione doverosa: a chi può nuocere il
fatto che i risparmiatori detengano della liquisità sul
C/C? Per le banche detenere contante è veramente un costo?
Forse mi sbaglio ma il risparmio detenuto sui C/C e denaro
stampato da tempo con coincidono. Se già disporre di troppo
liquidità sui C/C è un rischio per il bail-in (se la banca
ti fornisce un servizio, se questa fallisce è, per qualcuno
giusto, un aircut del contante), disporre sempre di
liquidità sui C/C verrà assimilato alla crociata
all’evasione fiscale (vd. Beppe Scienza in “viva i
contanti”)? Non sarà che affrontare con mente critica il
fatto che chi detiene denaro sui C/C ormai è paragonato ad
un cattivo cittadino e se non si investono si è tacciati di
non costruire per il futuro ? Il pretesto è ben costruito
come lo scetticismo per altre tematiche o si verrà tacciati
di negazionismo (termine che come il nero si sposa con
qualunque cosa) di cospirazionismo o peggio, essere
paragonati ai “terrapiattisti”?