Come sempre ad ogni ciclo ribassista piombano detrattori, moralizzatori e profeti di sventura. Capisco che sia di tendenza dare addosso al bitcoin accusandolo di ogni nefandezza, ma attaccarsi anche a Putin pur di gettargli addosso altro fango (perché bollarlo come la moneta degli spacciatori e dei truffatori non era abbastanza, era proprio necessario rincarare la dose facendolo passare anche per la moneta dei dittatori) rasenta il ridicolo.
Le statistiche delle analisi on-chain dicono che meno dello 0,1% delle transazioni su blockchain bitcoin è usata per fini illeciti, ma è chiaro che se si vuole scrivere l’ennesimo pezzo sensazionalistico, dai contenuti di una superficialità e una banalità disarmanti, questo rappresenta un dettaglio trascurabile.
Come evidentemente è trascurabile che il 99% del riciclaggio di denaro sporco avviene tuttora tramite la vecchia cara valuta fiat, e se si usasse lo stesso metro di giudizio nei confronti del denaro contante ci sarebbe da farsi delle gran risate.