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25 gennaio 2023 11:56 - francesco5421
Il governo pubblica leggi anti rave parties e non sull'importantissimo fotovoltaico!

SOGES S.r.l unip.le Capena, 28/12/22
Via della Fioretta, 85 - 00060 CAPENA
tel. 06/90380528; 3668036333; e.mail: [email protected] ; pec:[email protected]
P.IVA 01776761007 Cod. Fisc. 07437400588; SDI KRRH6B9


Al GSE - via PEC
e, per conoscenza Al Ministero dello Sviluppo Economico - via PEC
RIFERIMENTO: Circolare ARERA 280/07
OGGETTO: per il GSE: ricerca di anticipazioni sul valore del kwh che – in sede di ritiro dedicato – sarebbe stato corrisposto ai produttori fotovoltaici per la produzione 2022, zona MOLISE, provincia Campobasso, Comune BOJANO; Per Minsvileco: ostruzionismo governativo – difficile ritenerlo praeterintenzionale – verso il fotovoltaico e sua sperata eliminazione per un rilancio del settore.
Gentilissimi Signori,
per raggiungere il cosiddetto puntod'oro (intendi: uguaglianza tra domanda ed offerta) il mercato dispone dell'apprezzamento (intendi: aumento di prezzo onde stimolare la produzione).
In regime di 'divisione del lavoro' non succede quasi mai che il produttore lavori al 100% per cui – non appena avuta notizia dell'apprezzamento – egli si rimbocca le maniche e si rimette al lavoro per aumentare la produzione;
(ad esempio noi produttori fotovoltaici ci siam visti costretti, dal plafond offerto, a disertare il FER1, e stiamo con le mani in mano in attesa dell'arrivo al Governo di qualcuno che conosca un po' d'economia.......)
Ma affinchè un apprezzamento raggiunga lo scopo voluto, prima di tutto esso deve raggiungere il produttore, essergli noto attraverso adeguata diffusione e pubblicità; subordinatamente l'aumento di prezzo dev'essere chiaro, lampante e non criptato da formulazioni tipo
“Nell'ambito del ritiro dedicato, il prezzo di ritiro dell'energia elettrica da parte del GSE non è oggetto di negoziazione tra le parti, come avviene sul libero mercato, ma è definito dall'Autorità ed è pari al prezzo zonale orario che si forma sul Mercato del Giorno Prima (MGP) ovvero, nel caso di impianti di produzione connessi a reti non interconnesse, al Prezzo Unico Nazionale (PUN), corrisposto sulla base del profilo orario di immissione del singolo impianto di produzione.”.......
e quanto precede son rose e fiori rispetto al suo più recente aggiornamento
“...... qualora, al termine di ciascun anno solare, il prodotto tra i prezzi minimi garantiti e la quantità di energia elettrica a essi riferita sia inferiore al prodotto tra i prezzi di cui all'articolo 6 della medesima deliberazione (sono i prezzi zonali orari che si formano, ora per ora, nel Mercato del Giorno Prima - MGP) e la stessa quantità di energia elettrica, il Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. - GSE riconosce, a conguaglio, i prezzi di cui al predetto articolo 6. “
Devesi infatti notare che – mentre la delibera 280/07 afferma sic et simpliciter, senza condizioni, l'adeguamento del prezzo allo MGP, l'aggiornamento inserisce un MOLTO SOSPETTO 'qualora',
facendolo seguire da una FUMOSA formula dipendente da una non meglio precisata 'quantità d'energia elettrica' che dev'essere evidentemente discrezionale, (cioè diversa da quella prodotta e misurata dal contatore del singolo impianto fotovoltaico, altrimenti la formulazione non avrebbe senso.)
Appare ovvio: a) che l'estensore del provvedimento (come del resto chi ha formulato la vigente fatturazione dell'energia) ignorava completamente le banali leggi di mercato;
b) che inoltre ignorava anche il noto rasoio di Occam (entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem)…...... in qualsiasi problema, quando s'introducono troppe incognite non necessarie, esso diventa irrisolvibile o quantomeno la probabilità di errori e/o la possibilità di truffa aumenta a dismisura.
c) che infine ha inteso mantenersi una backdoor di riserva - per ovviamente mandare a puttane il disposto del precedente, attraverso quella non meglio precisata quantità di energia elettrica a essi riferita –
evidentemente in contestazione della disposizione precedente, forse ritenuta troppo chiara e per, con classico gioco di bussolotti, nuovamente truffare i produttori fotovoltaici che stanno sì continuando a produrre a 4,07€cents/kwh (cioé i 40,7€./Mwatth dell'allegato),
ma certo non più incrementando una produzione che non solo non si risolve più a loro vantaggio, ma poi neanche in quello (che sarebbe tuttosommato accettabile, son mezzo tedesco) dei buoni cittadini,
ma solo e soltanto a quello dei padroni del vapore, cioé delle abominevoli (intendi: lontane dall'uomo) autorità, che la rivende ad oltre dieci volte tanto.
Del resto un giudizio – dell'apprezzamento che gli Abominevoli riservano ai produttori fotovoltaici – é ben espresso dall'agio, da essi consentito, alle associazioni a delinquere che distribuiscono l'elettricità:
3,85€ €cents/kwh l'agio di queste – che necessitano NON d'impianti da million€ ma solo d'una calcolatrice – contro 4,07€cents/kwh in favore dei produttori.....solo 22€millesimi di differenza, da tradursi in un chiarissimo “Imbecilli, smettete di produrre l'elettricità e mettetevi invece a venderla!” Più umiliati ed offesi di così non ci si potrebbe sentire!
Ma vediamo una conseguenza – di tutti questi sproloqui legislativi nella nazione certo più bella, ma purtroppo anche peggio amministrata al mondo -.
Si premette che dal nuovo secolo il Comune di BOJANO (cb, Molise) è stato incluso nella zona sismica di prima categoria, e che pertanto i ruderi della fallita SILS (Soc. Industria Laterizi Sannio), in via della Rocca
in quanto costruiti negli anni 50, già fatiscenti di per sé, e che non rispettano quelle norme antisismiche non sembravano avere alternativa diversa dalla demolizione.
Acquistandoli e previa loro demolizione codesta soc. intendeva concorrere al FER1 con un impianto fotovoltaico a terra, ma che é stato bojcottato dal Comune di Bojano, che invece avrebbe autorizzato sì e volentieri il fotovoltaico,
ma se eseguito su neocoperture replicanti, in struttura antisismica, i circa 70.000 mc. di ruderi, esistenti, per predisporre un locale centro industriale-artigianale attualmente carente,
ma di cui a noi non appariva per niente né impellente né di rapido futuro la realizzazione, imprenditorialmente il Molise non é Lombardia e neanche Emilia-Romagna.
Pertanto l'utilizzazione di quelle volumetrie sarebbe maturata solo nel corso del tempo, come minimo quattro o cinque anni, durante i quali non si poteva far fronte all'ammortamento - di quelle assai più costose coperture – che con i soli ricavi energetici (ricordiamo che, col FER1, si trattava di neanche 100€ a Megawatth mentre dai nostri conteggi emergeva un fabbisogno di almeno 250€/Mwatth.)
Il Comune palesemente intende levare la castagna dal fuoco con la zampa e col rischio della SOGES e tuttavia, socialmente (come detto, lo scrivente è mezzo tedesco), le sue desiderata erano e sono non solo perfettamente comprensibili,
ma anche nel senso della miglior amministrazione e del pubblico interesse: così allo scrivente non dispiacerebbe per nulla realizzarle, ovviamente in clima di rischio considerato affrontabile, mentre, ad impossibilia nemo tenetur, per cui dispiaciuti e mugugnanti nel 2021 abbiamo dovuto rimettere il ns. bel progetto nel cassetto.
Ma nel corso del 2022 son talmente aumentati i costi energetici che forse già da marzo sarebbe stato possibile aderire alle richieste comunali (schematizzate nell'all.to1) e con evidente beneficio, non solo locale ma anche nazionale:
semprecché, beninteso, sia i prezzi fossero stati immediatamente resi noti e pubblici, senza criptazioni e magheggi e poi che la SOGES avesse potuto nutrire una qualche fiducia verso i costantemente incomprensibili padroni del vapore.
Una simile incertezza e poi su un parametro così determinante comunque non può che aver paralizzato – come realmente ha paralizzato (con la sola eccezione del 110%) - non solo noi ma anche tutta la realizzazione dei nuovi impianti, così necessari al paese, apportando un danno forse irreparabile.
Comunque siamo ormai alla fine dell'anno e Voi GSE dovreste aver ormai ultimato l'interpretazione degli sproloqui ARERA, dovendo incominciare a pagarci, ma poiché la SOGES ha finora impianti solo nel Lazio,
come annunziato nell'oggetto c'interessano invece i dati del Molise, Campobasso, Bojano, quanto insomma si sarebbe ricevuto per ogni kwh ivi prodotto nel 2022 in regime di ritiro dedicato?
Infatti - nel caso si fossero raggiunti almeno i 25 €cents/kwh e così potendo ragionevolmente sperare di riuscire ad ammortizzare l'impianto - noi c'affretteremo ad attivare il progetto di BOJANO, secondo le desiderata comunali,
mentre – in caso contrario e non potendo tornare indietro – l'Italia potrà certo continuare ancora a fregarci sugli impianti già realizzati, ma certo nuova corrente dovrete proprio produrvela senza di noi.
Mi é grata l'occasione per inviarVi i migliori auguri di Buona Fine e Miglior Principio.
(Francesco Raucea, A.U.)
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