50 come ricavo non esiste. Costo 100, applico il 20% sul
costo, e incasso 120, 100 di costo e 20 di guadagno,
Loro hanno acquistato a 100, al valico di Tarvisio, ma alla
bossa di Amsterdam costava 150, per cui hanno applicato il
20 % sul costo e hanno incassato 180, 150 di costo (MAI
SOSTENUTO) e 30 di guadagno.
se il costo ad Amsterdam fosse 50 e a Tarvisio 100, vedremo
che faranno.
27 settembre 2024 23:17 - enniusfirst
Luigi quello che esponi è condivisibile: costo 100 , ricavo
180 , il guadagno (maltolto) va restituito.
Ammettiamo il caso contrario: costo 100, ricavo 50.
Luigi, come dovremmo comportarci ?
27 settembre 2024 12:26 - maria9762
Ma io sinceramente non capisco la polemica: la macchina
pubblica ha dei costi, si va avanti anno dopo anno a suon di
deficit e il debito pubblico continua a crescere a
dismisura. Da qualche parte i soldi vanno pur presi, e chi
ce li deve mettere se non chi è più fortunato e ne
guadagna di più? O dobbiamo accettare che a rimetterci
siano sempre i soliti noti, impiegati, pensionati, ecc. fino
alla disintegrazione totale della già bistrattata classe
media?
Mi pare che il principio costituzionale secondo cui ognuno
contribuisce a seconda delle proprie possibilità sia
sacrosanto e sempre valido.
26 settembre 2024 8:21 - luigi1954
Caro Presidente, non è cosi.
Le società energetiche italiane hanno acquistato il gas
dalla Russia (si anche durante la guerra) e dalle fatture
rilasciate al valico di Tarvisio, risultava, diciamo, 100
euro.
Le società cosa hanno fatto? Hanno preso a riferimento le
quotazioni del gas (vettore energetico più usato in Italia)
del mercato di Amsterdam che, causa guerra, erano salite di
molto, e hanno venduto il gas alle industrie e a noi
cittadini a 180. Per cui hanno guadagnato 80 senza fare
nulla. Questi sono gli extra profitti che, certo, dovevano
essere evitati a monte ma nessuno lo ha fatto.
Si chiede quindi di restituire il maltolto