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1 ottobre 2024 22:59 - luigi1954
50 come ricavo non esiste. Costo 100, applico il 20% sul costo, e incasso 120, 100 di costo e 20 di guadagno,

Loro hanno acquistato a 100, al valico di Tarvisio, ma alla bossa di Amsterdam costava 150, per cui hanno applicato il 20 % sul costo e hanno incassato 180, 150 di costo (MAI SOSTENUTO) e 30 di guadagno.

se il costo ad Amsterdam fosse 50 e a Tarvisio 100, vedremo che faranno.
27 settembre 2024 23:17 - enniusfirst
Luigi quello che esponi è condivisibile: costo 100 , ricavo 180 , il guadagno (maltolto) va restituito.

Ammettiamo il caso contrario: costo 100, ricavo 50.

Luigi, come dovremmo comportarci ?
27 settembre 2024 12:26 - maria9762
Ma io sinceramente non capisco la polemica: la macchina pubblica ha dei costi, si va avanti anno dopo anno a suon di deficit e il debito pubblico continua a crescere a dismisura. Da qualche parte i soldi vanno pur presi, e chi ce li deve mettere se non chi è più fortunato e ne guadagna di più? O dobbiamo accettare che a rimetterci siano sempre i soliti noti, impiegati, pensionati, ecc. fino alla disintegrazione totale della già bistrattata classe media?
Mi pare che il principio costituzionale secondo cui ognuno contribuisce a seconda delle proprie possibilità sia sacrosanto e sempre valido.
26 settembre 2024 8:21 - luigi1954
Caro Presidente, non è cosi.
Le società energetiche italiane hanno acquistato il gas dalla Russia (si anche durante la guerra) e dalle fatture rilasciate al valico di Tarvisio, risultava, diciamo, 100 euro.
Le società cosa hanno fatto? Hanno preso a riferimento le quotazioni del gas (vettore energetico più usato in Italia) del mercato di Amsterdam che, causa guerra, erano salite di molto, e hanno venduto il gas alle industrie e a noi cittadini a 180. Per cui hanno guadagnato 80 senza fare nulla. Questi sono gli extra profitti che, certo, dovevano essere evitati a monte ma nessuno lo ha fatto.
Si chiede quindi di restituire il maltolto
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