Quando leggo questo genere di articoli su quanto consumano e
inquinano le criptovalute, mi viene l'orticaria. A parte il
fatto che andrebbe fatta una distinzione tra bitcoin e tutto
il resto, ovvero shitcoin di dubbia utilità che potrebbero
tranquillamente sparire a beneficio del primo.
Il bitcoin è oro digitale, nel senso che ne ha tutte le
caratteristiche (scarsità, incorruttibilità, difficoltà
di contraffazione, ecc.) in forma dematerializzata e per
molti versi migliorata.
In questo articolo viene citata una ricerca delle Nazioni
Unite del 2021, nello stesso anno ne veniva pubblicata
un'altra che mostrava come la rete Bitcoin producesse meno
della metà di emissioni di CO2 rispetto alla produzione
mondiale dell'oro, senza contare le fonti di inquinamento
secondarie di quest'ultimo, come consumo e contaminazione di
acqua, scarti e rifiuti solidi rilasciati dalle attività
minerarie e dalla raffinazione, che pesano oltre 3 miliardi
di tonnellate l'anno.
Eppure quanti articoli si vedono in cui ci si chiede se e
quanto l'oro possa essere green?
Oppure in cui ci si indigna per l'enorme fabbisogno
energetico dell'addestramento dei modelli di intelligenza
artificiale?
Questo fare sempre due pesi e due misure lo trovo
insopportabile, oltre che pretestuoso e piuttosto ipocrita.