A distanza di pochi giorni dal crack della Parmalat si scopre che moltissimi, ben informati e non, sapevano dello stato di difficoltà finanziarie della holding. E' possibile che le banche, sempre ben informate dai "rumor" e dalle confidenze non conoscessero la situazione? Mi sembra quanto meno ingenuo pensare alla buona fede delle banche e le organizzazioni a cui fanno capo (ABI CONSOB ecc).
La verità, ed adesso sta venendo drammaticamente fuori, è che le banche hanno voluto scaricare sui risparmiatori le loro esposizini ed i rischi presi.
Il rating di bbb che aveva la Parmalat considera una percentuale di defoult dello 0,36%. Le società di rating hanno gravissime responsabilità (corruzione/connivenze?) nell'essere venute meno al proprio ruolo anzi agendo giusto il contrario al loro lavoro istituzionale. è come se un esponente della polizia (es. antiscippo) esercitasse il ruolo di scippatore.... perchè si tratta proprio di scippo verso i risparmiatori.
Le banche stanno trovando una soluzione di accomodamento non per dovere istituzionale ma perchè temono il grave ritorno negativo sul risparmio. Attendiamoci proposte che non incidono sul business generale delle banche: avremo forse briciole se nessuna delle istituzioni governative/istituzionali le obbligherà a fare. Attenti alle lobby! Ieri è sceso in campo anche Provera! Ma Provera non era quello che ha dimezzato il valore delle azioni Pirelli (con una nuova emissione) all'indomani dell'acquisto (in un mare di debiti) della Telecom?
Attenti adesso Provera proverà con altri Bond!