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12 gennaio 2004 0:00 - Gianni Berti
In una lettera ad Anna Bartolini (da AGH 2003-12-22 14:30) nella sua rubrica "Il Salvaprezzi" nel forum sul sito del Corriere della Sera (http://www.corriere.it/corrforum/corriere/Thread?forumid=34 &postid=171184) ho letto il seguente testo:
"Da R & S (Ricerche & Studi) di Mediobanca, 2003, p. 1149

Azionisti della Banca d'Italia

Gruppo Intesa (27,2%)
Gruppo San Paolo IMI (17,23%)
Gruppo Capitalia (11,15%)
Gruppo Unicredito (10,97%)
Gruppo Assicurazioni Generali (6,33%)
INPS (5%)
Banca Carige (3,96%)
BLN (2,83%)
Monte dei Paschi di Siena (2,50%)
Cassa d Risparmio di Firenze (1,85%)
RAS (1,33%)

inoltre, come comunicato dall'Ufficio Studi di Mediobanca:

Gruppo La Fondiaria (2,00%)
Gruppo Premafin (2,00%)

Bankitalia in mano alle banche private! Non le pare inquietante tutto questo? Soprattutto poco serio in un paese civile? Poi ci si meraviglia dei casi Cirio, Parmalat e compagnia bella? Bankitalia non controlla un bel nulla perché è controllata dalle banche stesse!"

Non posso credere che sia vero! Confermatemi che è un'informazione errata!
Cordiali saluti.
Gianni Berti
9 gennaio 2004 0:00 - Gabriele Zecchi
Sia la banca d'Italia sia la consob non potevano non sapere quello che stava succedendo sugli affari della parmalat. O hanno dormito come è impossibile dormire, o hanno anche loro le mani in past
Grazie se mi leggete
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