Vi giro un articolo che nel mio caso è stato risolutivo:
http://www.mpnews.it/index.php?section=articoli&category=43&
id=7052/economia/Il-caso-MY-WAY:-per-i-risparmiatori-c'%C3%A
8-ancora-speranza
11 ottobre 2011 16:40 - cbruni
Il caso MY WAY: per i risparmiatori c'è ancora speranza
Un recente orientamento della giurisprudenza italiana in
merito a un famoso scandalo finanziario lascia ben sperare
le vittime presenti o future di banchieri disonesti
“Prima facevo lo strozzino ma non si guadagnava niente.
Allora ho deciso di aprire una banca”.
Questa battuta di un comico romano dà un’idea della
collocazione delle banche nell’immaginario collettivo di
molti risparmiatori, complici gli innumerevoli scandali
finanziari di cui si sono rese protagoniste. Uno in
particolare ha tenuto banco per molti anni nei tribunali e
giornali italiani: l’inchiesta sui prodotti finanziari
“MY WAY”, collocati sul mercato dalla Banca del Salento
e dalla Banca 121, poi incorporata in Monte dei Paschi di
Siena.
Il caso scoppia nel 2003 quando il prodotto-trappola diventa
oggetto di un’ infinita causa giudiziaria. Ma partiamo con
ordine: lo strumento finanziario MY WAY viene presentato nel
2000 nella veste di strumento previdenziale a basso rischio
con la clausola fondamentale che ogni somma corrisposta
avrebbe potuto essere restituita insieme con le plusvalenze
nello stesso momento in cui il contraente ne avesse fatto
richiesta.
Quello che non fu pubblicizzato fu la sostanza vera di quei
contratti, che al di là dei tecnicismi consistevano in un
piano di investimento a lungo termine, che poteva durare
fino a 30 anni, con il quale la banca concedeva
finanziamenti di importi variabili, anche ingenti, al tasso
fisso del 6,2%, con il vincolo di investirli in strumenti
finanziari indicati nel contratto e rimborsati dal cliente
con rate fisse mensili.
Gli strumenti finanziari in cui si era obbligati ad
investire erano ad alto rischio, ovvero negoziati in mercati
non regolamentati e quindi sottratti alla vigilanza delle
autorità di controllo. In questi prodotti la leva
finanziaria, ovvero il rapporto tra il rendimento finale e
l’investimento iniziale, è illimitata e possono nascere
grandi affari così come grandi fallimenti. Non esattamente
quello che il classico risparmiatore italiano, spesso
un’anziana e prudente signora, predilige.
Molti contraenti si accorsero di essere incappati in una
trappola: volendo contrarre un piano di accumulo del
capitale a basso rischio si erano ritrovati con un piano di
investimento fuori controllo ed estremamente pericoloso.
Scoppiato lo scandalo, seguirono centinaia di ricorsi ai
Tribunali di tutta Italia per chiedere la nullità del
contratto e la restituzione di quanto versato, con esiti
alterni per i risparmiatori. Molti tribunali hanno
inizialmente aderito alle difese di merito dell’Istituto
di credito, che si appellava ai principi di autonomia
contrattuale e di alea dell’investimento.
Ma è sul piano formale che questa volta è stata trovata la
strada per vedere soddisfatte le ragioni dei risparmiatori:
il contratto “MY WAY” è infatti caratterizzato da un
vizio formale che ne sancisce ab origine la nullità, così
come accertato negli ultimi anni in numerose occasioni da
vari Tribunali italiani, ed in particolare da quello di
Roma.
Quest’ultimo ha infatti accolto, anche di recente, con le
ultimissime sentenze n. 4644 del 03/03/2011, n. 6092 del
23/03/2011 e n. 15737 del 20/07/2011, le ragioni di alcuni
risparmiatori difesi dall’Avv. Francesco Balestrazzi, ed
ha dichiarato la nullità del contratto “MY WAY”,
condannando l’Istituto di credito alla restituzione
integrale delle rate versate. Con un finale felice degno di
Hollywood.
Sebbene non c’è mai alcuna certezza nell’intraprendere
un’azione giudiziaria di tal genere, è evidente che gli
ultimi precedenti giurisprudenziali costituiscano una
concreta speranza di veder soddisfatte le legittime ragioni
di migliaia di risparmiatori “traditi”. E’ necessaria
quindi una nota di ottimismo dopo l’indirizzo intrapreso
dalla nostra giurisprudenza in favore di tutti quei
risparmiatori che sono stati, sono, o saranno ingannati da
banchieri senza scrupoli.
Forse i comici saranno costretti a cambiare repertorio.
4 maggio 2005 0:00 - FILIPPO
ma il giudice di Maglie non aveva rinviato la causa penale
per il my-way a fine aprile? Non si sa più niente in
merito? Grazie per il lavoro che svolgete. Filippo
4 maggio 2005 0:00 - Diego Caltabiano
Salve, io ho sottoscritto il piano finanziario Four You e
vorrei sapere come liberarmene visto che si è scatenato una
gran polemica e che tale piano mi da delle limitazioni visto
che mi risulta un finanziamento, se mi potete dire a chi mi
devo rivolgere a Prato o Firenze ve ne sarei grato.
4 maggio 2005 0:00 - Michele
Questo dimostra ancora una volta se mai c'è ne fosse
bisogno che il sistema di controllo sul comportamento delle
banche in ITALIA non funziona,anzi penalizza chi riceve la
fregatura dalla banca di turno. Il caso MY WAY 4 YOU fa
scuola un gruppo bancario il MPS fino ad oggi è riuscito a
raggirare ripetutamente i propri clienti con proposte
fasulle e ancora più penalizzanti dei prodotti stessi il
tutto anche grazie a chi dovrebbe vigilare su tali PORCHERIE
(Consob,Bankitalia con il suo papa governatore)