Difendere l'italianita' delle banche non credo serva
a nulla, ma non c'e' nemmeno da farsi soverchie
illusioni sulle banche straniere. A Parma ho avuto modo
di parlare con gli addetti di Ing in un loro stand, e non
offrivano niente di speciale, il bollo lo facevano pagare, e
cercavano solo clienti con molti soldi, infine la loro
pubblicita' online e' incompleta e quindi
ingannevole, nascondono il fatto che per poter usare un
conto online come ContoArancio occorre comunque avere un
conto corrente "normale" in qualche banca, con
tanto di spese e bollo, anche per poter effettuare
versamenti e prelievi. La Deutsche Bank di Parma e di
Trieste mi hanno detto che non sono la vera Deutsche Bank,
ma una banca italiana con quel nome, e che non potrei
tramite di loro, da qui, aprire un conto presso la DB
tedesca dove non si paga il bollo. Idem per Unicredito di
Trieste, la loro pubblicita' parla di una banca presente
in decine di stati europei, ma anche li' si rivelano una
banchetta locale come la DB italiana. Visti questi
primi esempi di banche straniere, direi che non c'e'
da aspettarsi nulla. Paolo
13 settembre 2005 0:00 - Correzione
"un rapporto con Ing è esente da imposta di bollo
" Assolutamente no! Il Conto Arancio è soggetto
ad imposta di bollo ma se ne fa carico integralmente Ing
Direct.
Qualcuno ha paura della concorrenza
straniera? L'unica cosa certa è che non andrà a danno
dei clienti, quindi perchè non provare?
13 settembre 2005 0:00 - xxx
Che confusione di argomenti,che confronti incompetenti.Anche
banche italiane pagano il 2 o 2.5% su conti correnti,ma sono
conti internet,come quelli delle banche Ing o Santander,il
bollo poi,perchè un rapporto con Ing è esente da imposta
di bollo e un rapporto su banche italiane no, se l'Aduc
è consulente dovrebbe spiegarlo non chiederlo...basta
..devo impormi di non visitare più questo sito fazioso
(FAZIO) e incompetente...