Sarebbe una turbativa di mercato. Oggi il mercato è
regolato dalla relazione rischio-rendimento; con questa
iniziativa andremmo a snaturare le regole del mercato..
quindi la collettività dovrebbe accollarsi il rischio di un
risparmiatore che acquista uno strumento "a
rischio" come, ad esempio, un junk bond! Ma il rischio
lo devono sostenere i risparmiatori e gli imprenditori, non
la collettività per i risparmi e gli investimenti dei
primi! Se no perchè gli strumenti finanziari hanno
rendimenti diversi? Chi non vuole rischiare continui ad
acquistarsi i Bot. Allora a questo punto tanto vale
acquistare tutti titoli junk bond, tanto se va bene mi
intasco molti più soldi di quello che rende il mercato e se
va male.. pagano gli altri! Un conto è parlare dei
casi di truffa, ma i crack finanziari sono all'ordine
del giorno e servono per tenere in piedi solo le imprese
redditizie e solide. Il discorso relativo ai modi con i
quali le banche hanno provveduto a liberare il proprio
portafoglio dai titoli spazzatura è ben altro discorso che
non c'entra con i crack finanziari. Una proposta
assurda, se è realmente questa!
1 ottobre 2005 0:00 - GIUSEPPE PESSINA
sono d'accordo con Voi, Giuseppe
30 settembre 2005 0:00 - xxx
Il Sig. Mastrantoni ha la sindrome dell'8 per
mille,quella della chiesa cattolica.Ma lui la versa.Pur
condividento certe critiche ,le soluzioni proposte sono
catastrofiche.Lui uomo di estrema sinistra quanti danni
farebbe ai cittadini!!! Spero che in sig. Mastrantoni non si
metta in politica con queste proposte!!!!
29 settembre 2005 0:00 - margie
Io invece penso che l'iniziativa sia in parte
apprezzabile : era da molto tempo che auspicavo la
possibilità per il contribuente di optare per la ricerca
scientifica e il fondo per la disabilità. Contraria invece
per la destinazione dello stesso fondo ai crack finanziari :
ci mancherebbe altro! Le aziende rubano e noi dobbiamo pure
finanziarle! Già vengono finanziate con le obbligazioni :
il fondo etico sarebbe un duplice finanziamento, o un
rifinanziamento.