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Etf a confronto; replica fisica e unfunded swap.
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Lettera 
14 novembre 2019 0:00
 
Buonasera,
non riesco a capire le implicazioni pratica tra i due metodi di replica e qual'è il più rischioso.
Ancora, in un ottica di trading posizionale chiedo se il ragionamento di preferire un etf con maggiori volumi rispetto ad un con minori è giusto in quanto il primo scambierà con minori spread.
Mentre in un ottica di investimento a lungo termine andrebbe preferito il ter minore, essento pressochè irrilevanti i ter.
Stefano, dalla provincia di MI

Risposta:
la differenza sta nel fatto che l'etf a replica fisica completa (perché esistono anche quelli a replica a campione) è titolare dei sottostanti. Con gli etf a replica fisica non c’è alcun rischio controparte. Il gestore dell’etf ha la piena proprietà di tutti i titoli. Inoltre, i titoli risultano custoditi presso una banca depositaria e costituiscono patrimonio separato rispetto alla società emittente come avviene in genere anche per i FCI.
Con la replica sintetica il gestore dell'etf non compra i titoli che compongono l’indice. In questo caso per seguire l’indice si fa ricorso ad un contratto derivato (SWAP) stipulato con una banca d’affari introducendo un rischio di controparte che va valutato a seconda delle tecniche di replica utilizzate.
Un etf più liquido ha uno spread denaro lettera più stretto ed è certamente da preferire fra più alternative. Se esiste solo quell'etf che replica l'indice che ci interessa si può accettare di pagare un costo in più in termini di spread.
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Ha risposto Roberto Cappiello: https://investire.aduc.it/info/cappiello.php
 
 
 
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