Nel caso come da titolo, cioè inflazione bassissima e tassi di interesse sempre bassi e valutazioni dei listini americani "non cheap" che tipo di asset potrebbero essere ottimali?
In altri termini, come hanno fatto i giapponesi in questi venti anni di tassi bassi a guadagnare sulle obbligazioni e i "conti deposito"?
E' la fine del pensionato che si basa sui conti deposito?
Una alternativa, le società peer2peer lending, appaiono troppo complicate e da tante opinioni online il ROI a volte a malapena superava quello dei conti deposito con molto rischio in più.
La domanda riguarda una "teorica" asset allocation in caso di scenari di assenza di normalizzazione dei tassi.
E soprattutto; l'europa potrebbe diventare come il Giappone?
Mario, dalla provincia di TO

Risposta:
Pedone non fa l'oracolo di Delphi di professione :-)
Ne trova tanti on-line che le fanno la bella "torta" con l'asset allocation giusta...
non c'è bisogno di aggiungerne una...
Io credo che la questione sia cambiare la mentalità con la quale ci si approccia agli investimenti.
Investire è un processo.
Il focus dovrebbe andare sulla metodologia, sul processo, non sulle ipotesi, gli scenari, i prodotti. La questione è il processo. Come si arriva alle scelte. Quali scelte si fanno è importante, ma arriva in un un secondo momento.
Ha fatto un'analisi dei suoi bisogni?
E' sicuro di avere le conoscenze minime per fare scelte d'investimento consapevoli?
Se non ha queste basi, perché vuole disquisire del punto di arrivo, quando le mancano le basi?
E' come se volesse disquisire sulla strada più veloce per andare in un posto, ma non ha la più pallida idea né di dove si trova lei né di dove si trova quel posto.
----------------
Ha risposto Alessandro Pedone: https://investire.aduc.it/info/pedone.php