Nel mese di luglio 2018 mia madre, 74 anni, alle 12.30 è stata
vittima del furto della borsa che si trovava dietro il sedile della
mia macchina (con all'interno il Bancomat, i documenti e le chiavi di
casa) al Cimitero Flaminio di Roma con all'interno il bancomat senza
alcun codice PIN scritto da nessuna parte.
Alle ore 13.30 circa si è recata a sporgere denuncia ai Carabinieri che alle 14 hanno bloccato la carta.
Nel frattempo dalle 13.30 alle 14.00 uno sportello ATM di Poste
Italiane sono stati effettuate le seguenti operazioni tramite la
carta: 2 prelievi di 200 Euro e un prelievo di 100 Euro in contanti
e di seguito una ricarica di 900 Euro ad una carta Postepay.
Mia madre ha sporto la denuncia per il furto del bancomat e la
denuncia di tutti i movimenti fraudolenti e si è recata in BNL a
sporgere denuncia all'antifrode della Banca (BNL) compilando la
dichiarazione di disconoscimento dei movimenti avvenuti in quelle
ore. Mia madre sulla carta bancomat rubata aveva anche
l'assicurazione consigliatagli dalla BNL la quale le ha risarcito
500 Euro (tetto max giornaliero previsto), 170 Euro per le spese del
cambio di serratura dell'abitazione e 10 Euro per il rifacimento
della Carta d'Intentità. L'antifrode della BNL non ha ritenuto
opportuno il risarcimento delle 900 Euro mancanti perchè dalle loro
indagini risulta essere stato digitato un PIN. Come già ho scritto
mia madre non aveva alcun bigliettino con il PIN nella borsa anche perchè aveva quella carta bancomat ormai da 4 anni e lo ricordava perfettamente a memoria. Oltretutto queste 900 Euro sono state utilizzate per ricaricare una carta PostePay e quindi risultano
tracciabili.
Abbiamo disponibili tutti i documenti necessari a tracciare quanto sopra riportato (denuncia del furto e dei movimenti fraudolenti,
schermata della data e ora del blocco della carta ecc..) tali
documenti sono gli stessi che abbiamo presentato all'Assicurazione
della Banca che ha provveduto al risarcimento giornaliero di max 500
Euro previsto dal contratto.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Grazie per l'attenzione.
Cordiali saluti
Alessandro (RM)
Risposta:lei è proprio sicuro che, da qualche parte fra gli oggetti rubati, il PIN non fosse rintracciabile dai malviventi? Questo appare essere un elemento determinante per l'attribuzione della responsabilità (e del conseguente obbligo risarcitorio) perchè, in effetti, senza la digitazione del PIN il prelievo non può avvenire.
Ciò detto, sempre che lei sia assolutamente sicuro che il PIN non si trovasse insieme alla carta (in tal caso resterebbe da spiegare in che modo è avvenuto il prelievo) può valere la pena di tentare un reclamo alla banca. In seguito potremmo decidere se continuare all'Arbitro Bancario Finanziario.
Si faccia valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
Arbitro bancario:
http://sosonline.aduc.it/scheda/arbitro+bancario+finanziario_16598.php