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Richiesta finanziamento e privacy col datore di lavoro
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Lettera 
11 ottobre 2017 0:00
 
A fine settembre ho chiesto un preventivo per un prestito personale su un sito web. Sono stato contattato da un'operatrice della società di brokeraggio finanziario che mi ha richiesto alcune informazioni personali (tra cui il nome della ditta per cui lavoro, tipologia di contratto, importo medio del salario mensile, altri debiti/finanziamenti in essere, etc) per valutare al meglio la possibilità di erogazione, affermando che entro 24 ore avrei avuto l'esito delle richiesta con relativo preventivo, cui sarebbe dovuto seguire, in caso di mia accettazione, l'invio dei documenti necessari e la firma del contratto. I giorni sono passati e nessun membro della società di finanziamento si è fatto sentire.
Lunedì mattina della scorsa settimana, poco prima della pausa pranzo, sono stato contattato dal direttore del personale dell'azienda presso cui lavoro, che mi ha riferito di aver ricevuto una telefonata dalla società di finanziamento cui mi ero rivolto, che chiedeva il mio stipendio, il TFR accumulato ed altro, dicendo che stavano preparando una cessione del V° dello stipendio. Mi sono sentito morire... Non avevo nessuna intenzione che la mia richiesta fosse sbandierata ai 4 venti. Premetto che l'azienda presso cui lavoro è una piccola realtà quasi a livello familiare dove, un attimo dopo che è successo qualcosa, tutti lo sanno, e poi il sottoscritto aveva espressamente fatto richiesta per un prestito personale, non per la cessione del V° dello stipendio. Mi sembra che l'istituto finanziario abbia palesemente violato la mia privacy.

Risposta:
Se ha modo di dimostrare, anche tramite testimonianze, l'accaduto può presentare un esposto al Garante della privacy: http://www.garanteprivacy.it
Può anche domandare un risarcimento danni, per ottenerlo deve fare causa.
 
 
 
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