A fine settembre ho chiesto un preventivo per un
prestito personale su un sito web. Sono stato contattato da
un'operatrice della società di brokeraggio finanziario che mi ha
richiesto alcune informazioni personali (tra cui il nome della
ditta per cui lavoro, tipologia di contratto, importo medio del
salario mensile, altri debiti/finanziamenti in essere, etc) per
valutare al meglio la possibilità di erogazione, affermando che
entro 24 ore avrei avuto l'esito delle richiesta con relativo
preventivo, cui sarebbe dovuto seguire, in caso di mia
accettazione, l'invio dei documenti necessari e la firma del
contratto.
I giorni sono passati e nessun membro della società di
finanziamento si è fatto sentire.
Lunedì mattina della scorsa settimana, poco prima della pausa
pranzo, sono stato contattato dal direttore del personale
dell'azienda presso cui lavoro, che mi ha riferito di aver
ricevuto una telefonata dalla società di finanziamento cui mi ero
rivolto, che chiedeva il mio stipendio, il TFR accumulato ed
altro, dicendo che stavano preparando una cessione del V° dello
stipendio.
Mi sono sentito morire... Non avevo nessuna intenzione che la mia
richiesta fosse sbandierata ai 4 venti. Premetto che l'azienda
presso cui lavoro è una piccola realtà quasi a livello familiare
dove, un attimo dopo che è successo qualcosa, tutti lo sanno, e
poi il sottoscritto aveva espressamente fatto richiesta per un
prestito personale, non per la cessione del V° dello stipendio.
Mi sembra che l'istituto finanziario abbia palesemente violato la
mia privacy.
Risposta:Se ha modo di dimostrare, anche tramite testimonianze, l'accaduto può presentare un esposto al Garante della privacy:
http://www.garanteprivacy.it
Può anche domandare un risarcimento danni, per ottenerlo deve fare causa.