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"4YOU" E I METODI INCIVILI DELLA BANCA
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Comunicato 
18 giugno 2003 0:00
 

A QUANTI RISPARMIATORI ACCADONO COSE SIMILI PER DIVERSE QUESTIONI IN BANCA?
Firenze, 18 Giugno 2003. La vicenda del prodotto finanziario "4You" si sta trasformando in una grande causa giudiziaria con diverse sfaccettature. Stiamo muovendo i primi passi organizzativi . e stanno cominciando ad arrivare le prime reazioni delle banche coinvolte. Reazioni che danno il senso, come quella che riportiamo, dei livelli di civilta' giuridica ed economica che toccano i servizi erogati da alcune banche.
Riportiamo il testo che ci e' stato inviato da un risparmiatore della provincia di Arezzo:

Cara Aduc, 4you, dopo il danno la beffa! L'ultimo addebito nel c/c riguardante la rata del 4you, anziche' essere i consueti 77,47 euro e' stato di ben 129,11 euro. Ho chiesto spiegazioni al direttore della banca, e dopo una mezza giornata di verifiche mi ha risposto che la maggiorazione era dovuta ai controlli che il Monte Dei Paschi aveva dovuto effettuare sul mio 4you in seguito alla mia raccomandata contenente la richiesta dell'annullamento del contratto (a questa mi avevano risposto che il contratto era in regola sotto ogni punto di vista), pero', siccome lui e' "tanto generoso", ha detto che mi fara' rimborsare la differenza perche' il Monte dei Paschi e' una banca seria e non si attacca alle piccolezze. Sono rimasto senza parole! Lei che ne pensa? Non è più probabile che abbiano commesso un errore, e che l'abbiano nascosto con questa ridicola scusa?
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Sara' perche' abbiamo piu' frequentazione con i problemi relativi a disguidi e metodi bancari, ma non siamo cosi' ottimisti come questo risparmiatore, quando ipotizza un errore della banca. Nella fattispecie, la raccomandata di "messa in mora" inviata dal signore e' il primo passo dell'azione legale per l'annullamento di questo contratto, con la possibilita' di proseguimento in conciliazione dal giudice di pace o in causa in Tribunale (dipende dal caso specifico e dalle condizioni dello stesso contratto stipulato). A questo primo passo di ordinaria tutela in giudizio, la banca ha invece risposto con un metodo arrogante molto diffuso nei suoi abituali e quotidiani comportamenti: far trovare il risparmiatore di fronte ad un dato di fatto, sperando nella disattenzione dello stesso. Non solo ma mostrando quanto poca considerazione abbia dei sui clienti, del diritto finanziario, del comportamento civile e civico, e proprio su una questione -il "4You"- su cui ha i riflettori puntati da ogni parte. Ma l'abitudine a certi comportamenti e' talmente radicata, che fa procedere come un carro armato anche nelle situazioni piu' delicate. Con la ciliegina finale: il salvataggio finale del direttore della piccola filiale, come sempre piu' realista del re, con il goffo tentativo di rigirare la frittata ormai "spiaccicata in terra" (.. la banca non si attacca alle piccolezze .).
Uno spaccato del mondo bancario, della questione "4You" e della politica italiana del risparmio, che deve far riflettere tutti coloro che quotidianamente vi hanno a che fare. E su cui, grazie alle iniziative giudiziarie che abbiamo avviato, cerchiamo e cercheremo di portare uno squarcio di trasparenza, buon senso e rispetto delle leggi.
Per chi volesse informarsi sul procedere della questione "4You", lo specifico sito Internet dell'associazione clicca qui e' aggiornato quotidianamente, oltre a riportare tutte le riflessioni giuridiche ed economiche, nonche' dei risparmiatori direttamente interessati alla vicenda.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
 
 
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