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BANCHE, ETICA E PROFESSIONALITA'
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Comunicato 
26 marzo 2003 0:00
 

L'Aduc a Fazio: condividiamo in pieno, ma Bankitalia non e' il buon esempio
Firenze, 26 Marzo 2003 - Il governatore della Banca d'Italia, ieri, ha parlato di etica e professionalita' nella gestione del risparmio. Condividiamo in pieno il monito del governatore, ma ci duole constatare che, nei fatti, la Banca d'Italia non sempre si comporta in coerenza con le dichiarazioni del governatore. Una delibera della Banca d'Italia del 18 Febbraio 2003, infatti, ha approvato, contrariamente ad un regolamento della stessa Banca d'Italia la modifica al regolamento dei Fondi Immobiliari Chiusi di Deutsche Bank Fondi Immobiliari che prevedono l'aumento dei costi di gestione.

Il governatore della Banca d'Italia considera etico, aumentare i costi di un fondo chiuso, dal quale il risparmiatore non puo' uscire, dopo che il fondo si e' costituito ed ha raccolto i soldi degli investitori?

Noi siamo pienamente convinti, codici alla mano, che oltre a non essere etico e poco professionale, sia anche contrario al regolamento della Banca d'Italia del 1 luglio 1998 che, al capitolo IV, sezione II, punto 12 prescrive:
"per quanto i fondi comuni di tipo chiuso, tenuto conto della particolare natura degli organismi della specie, nei quali il diritto al rimborso delle quote viene riconosciuto ai partecipanti solo a scadenze predeterminate, non sono di norma consentite modifiche regolamentari, se non strettamente necessarie per la tutela dell'interesse dei partecipanti."

Ci sembra evidente che l'aumento dei costi non sia strettamente necessario per la tutela dell'interesse dei partecipanti. Probabilmente il governatore della Banca d'Italia sarebbe piu' credibile se alle parole relative all'etica ed alla professionalita' corrispondessero sempre degli atti.
Alessandro Pedone, consulente Aduc per gli investimenti finanziari
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