L'Antitrust,
con un comunicato diffuso oggi su una loro segnalazione a Governo, Parlamento e Bankitalia, conferma cio' che stiamo denunciando da mesi: sulle commissioni di massimo scoperto ridefinite dall'art.2bis della legge 2/2009 (valide solo quando il cliente ha un fido e lo scoperto dura piu' di 30 giorni) le banche hanno fatto carte false; a fine giugno sono entrate in vigore le nuove commissioni che, cambiando solo nome,
non solo hanno confermato le vecchie, ma sono diventate piu' onerose, fino a quindici volte in piu'. Questo fino all'entrata in vigore della legge 3/8/2009 n.108 in base alla quale l’ammontare del corrispettivo omnicomprensivo per il servizio di messa a disposizione delle somme non puo' superare lo 0,50% per trimestre dell’importo dell’affidamento.
A suo tempo avevamo chiesto, ignorati, l'intervento del ministero dell'Economia, sino allo scorso settembre in cui
avevamo inviato una lettera a Bankitalia denunciando iniquita' ed esosita', nonche carenze e violazioni dal punto di vista giuridico: l'art. 118 del Testo Unico Bancario -cui le banche hanno fatto riferimento per introdurre le nuove clausole- non legittima una modificabilita' indiscriminata dei contratti bancari.
Stiamo ancora aspettando una risposta da Bankitalia... e la segnalazione odierna dell'Antitrust potrebbe essere buona occasione perche' l'istituto diretto da Mario Draghi colga l'occasione per fare chiarezza su quanto segnalato e denunciato.
Allo stato dei fatti, intanto, prendiamo atto di non essere soli a denunciare il comportamento illecito e illegale delle banche, che' inganno i correntisti e, in mala fede, profittano di ogni occasione, anche quelle che dovrebbero essere migliorative per chi fruisce dei loro servizi, per mostrare la loro natura strutturale di sanguisughe.