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Convertendo Banca Popolare di Milano. Ecco il danno: 89% del valore nominale. Come farsi risarcire
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Comunicato di Alessandro Pedone
29 dicembre 2011 12:09
 
 Oggi i circa 15.000 piccoli risparmiatori, clienti della Banca Popolare di Milano, che hanno avuto la malaugurata sorte di accettare i consigli della propria banca e sottoscrivere il prestito obbligazionario definito “Convertendo 2009/2013 6,75%” vedranno convertire le proprie obbligazioni in azioni della Banca Popolare di Milano.
Per ogni 100 euro di obbligazione sottoscritta, riceveranno 36,9 azioni della banca che oggi hanno un valore, ciascuna, di 0,3 euro, quindi circa 11 euro ogni 100. Una perdita pari all'89% del capitale iniziale sottoscritto.
E' accertato dalla Consob che la Banca Popolare di Milano ha commesso numerose violazioni in sede di collocamento di questa obbligazione. Con la Delibera n. 17077 del 20 novembre 2009 la Consob ingiungeva alla Banca Popolare di Milano di “porre termine immediatamente alle irregolarità” che sono dettagliatamente indicate nel lungo provvedimento e successivamente i vertici della società sono stati multati per queste vicende.
Nessun risparmiatore avente un minimo di senno, se correttamente informato, avrebbe mai potuto sottoscrivere un investimento di quel genere poiché nello stesso prospetto informativo c'era scritto che vi erano circa sette probabilità su dieci di avere un rendimento negativo a scadenza.
E' evidente che chi ha sottoscritto queste obbligazioni non è stato correttamente informato.
Dei risparmiatori che ci hanno contattato in questi giorni, nessuno era a conoscenza dei meccanismo in base al quale vi era un prezzo di conversione massimo (il meccanismo che oggi determina la perdita). Se vivessimo in un Paese dove esistesse una vera class action, questo sarebbe un caso perfetto. Purtroppo, la legge sull'azione collettiva che abbiamo in Italia è una legge contro la class action. Una legge fatta per impedire le azioni collettive ed applicata dai giudici, nelle prime vicende, secondo lo spirito della legge (quindi contro una vera azione collettiva).
La prima cosa da fare, quindi, è che richiedere individualmente il risarcimento alla banca.
Questa richiesta non preclude nessuna azione futura, neppure una eventuale azione collettiva che venisse accolta dai giudici.
A questo scopo invitiamo tutti i sottoscrittori di questa obbligazione a compilare il modulo che abbiamo predisposto per ricevere, gratuitamente, una lettera di specifica contestazione e richiesta di risarcimento danni
 
 
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