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PUBBLICITA' INGANNEVOLE. ANTITRUST CONDANNA LA BANCA SELLA
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Comunicato 
25 agosto 2003 0:00
 

Firenze, 25 Agosto 2003. Lo scorso 4 marzo avevamo inviato all'Ufficio Pubblicita' Ingannevole dell'Antitrust una segnalazione su una pubblicita' di un conto corrente della Banca Sella, cosi' come compariva sul loro sito Internet, a nome "Zero Spese". Avevamo rilevato che se l'italiano non ci ingannava "zero" voleva dire "zero", mentre lo "zero" della Banca Sella significava, per esempio, che per estinguere il conto occorrevano 30,99 euro, che lo scalare costava 1,55 euro, che l'estratto conto (+bolli di legge) costava 1,55 euro per invio, che le comunicazioni costavano 1,03 euro ad invio, che le commissioni per i bonifici erano scontate del 50% (di un importo sconosciuto). Tutte informazioni reperibili solo in altre pagine Internet, ma non in quella di avvio e di lancio dell'offerta.
Il 1 aprile l'Autorita' ci aveva comunicato di aver avviato un procedimento per verificare l'ingannevolezza di questo messaggio. Lo scorso 10 giugno l'Antitrust ha chiesto anche un parere all'Autorita' Garante nelle Comunicazioni, che, l'11 luglio, aveva comunicato che per lei si trattava di pubblicita' ingannevole. E siamo cosi' arrivati alla seduta del 7 agosto dell'Antitrust, che ha preso una decisione comunicandocela oggi e che verra' pubblicata sul prossimo bollettino dell'Autorita'.
Nonostante la difesa di Banca Sella che ha sostenuto che comunque nelle pagine Internet successive a quella di ingresso c'erano le indicazioni dei costi, l'Antitrust ha evidenziato "che la pagina iniziale e' di per se' un messaggio pubblicitario, in quanto costituisce la prima immagine che si attiva al collegamento Internet, contiene il claim che piu' attrae l'interesse dei consumatori e non presenta un collegamento necessitato con le pagine successive del sito. A conferma del fatto che la pagina iniziale costituisce un messaggio compiuto e distinto, depone la sussistenza di un'apposita finestra di testo, posta al di sotto del claim, che consente, cliccando, di chiedere immediatamente l'attivazione del conto, previa compilazione del modulo di adesione. Le successive pagine del sito, non essendo collegate in modo necessitato alla pagina iniziale, non fanno parte del messaggio sopra individuato .. Per la sua struttura complessiva e per la perentorieta' della denominazione del prodotto il messaggio lascia intendere che sottoscrivendo il tipo di contratto pubblicizzato il consumatore non debba sostenere alcun tipo di spesa inerente al rapporto di conto corrente".
E quindi l'Antitrust, dandoci ragione, ne ha vietato l'ulteriore diffusione.
Con l'avvio della procedura nei primi giorni di aprile, Banca Sella aveva ritirato l'offerta e sospesa la pubblicita' incriminata, facendo ben intendere che non si sentiva tanto sicura, per cui la nostra denuncia e' servita a evitare che altri consumatori cascassero nel tranello di questa banca.
La vittoria di oggi, come sempre in queste procedure, e' solo "morale". Una conferma che avevamo visto giusto, e un monito per chiunque -Banca Sella in primis- che non si puo' considerare il mercato e i consumatori come se fossero in un recinto in cui pascolare i propri armenti.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
 
 
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