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RELAZIONE BANKITALIA
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Comunicato 
31 maggio 2003 0:00
 

GIUSTE LE CRITICHE DI FAZIO AL SISTEMA, MA BANKITALIA E' PARTE DEL SISTEMA CHE NON FUNZIONA
Firenze 31 maggio 2003. "E' necessaria una costante attivita' di formazione professionale dei dipendenti, ispirata al principio di servizio al risparmiatore", scrive, nella sua relazione annuale, il Governatore della Banca di Italia, Antonio Fazio, nella parte del suo intervento dedicata al risparmio e al mercato finanziario.
"Sono essenziali etica e professionalita'', continua il governatore.
"Gli intermediari, bancari e non bancari, devono correttamente informare e con accortezza consigliare i risparmiatori circa gli investimenti piu' adatti alle loro esigenze, coerenti con la loro disponibilità".
Siamo, ovviamente, d'accordo con il Governatore su questi principi, ma non possiamo non notare la forte discrepanza fra la "morale" proclamata a parole e le omissioni dell'attivita' di vigilanza che la Banca d'Italia ha compiuto sistematicamente nei gravi casi di "risparmio tradito" che si sono verificati negli ultimi tre anni.
BankItalia ha approvato modifiche ai regolamenti dei prospetti informativi in evidente contrasto con gli interessi dei sottoscrittori. Cosa ancora piu' grave, queste modifiche sono state approvate nei fondi chiusi come ha contestato l'Aduc davanti al TAR provocando l'abbandono di questa pretesa da parte della societa' di gestione Deustche Bank Fondi Immobiliari.
Questo caso non e' l'unico. Nel 2002 sono stati approvati modifiche a fondi aperti (come quelli ai Fondi Ducato) che non solo hanno aumentato i costi, ma hanno anche modificato drasticamente il profilo di rischio (da Monetario ad Azionario, ad esempio).
BankItalia e' parte del sistema degli intermediari finanziari che crea un enorme danno ai risparmiatori.
Il fatto che si erga a Giudice, ci lascia decisamente perplessi. E ci aiuta a meglio capire come funziona il sistema finanziario italiano, quali siano i suoi equilibri e, per esempio, a trovare logico che situazioni tipo Cirio, Argentina e "4You" non siano errori di percorso, ma nella logica delle cose.
La situazione e' talmente incancrenita che solo un gesto di coraggio e di rottura potrebbe cercare di riconquistare la fiducia dei risparmiatori verso chi dovrebbe tutelarli e che, visto lo sfascio generale, sembra proprio che non l'abbia fatto. Quale? A che serve una istituzione nazionale come BankItalia quando il centro della sua politica oggi viene fatta da un organismo europeo come la Bce? A chi e a cosa serve oggi questa istituzione?
Alessandro Pedone, consulente Aduc per gli investimenti finanziari clicca qui
 
 
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