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RELAZIONE ISVAP: IL NEO RC-AUTO E L'ATTENZIONE VERSO LE POLIZZE COSIDDETTE INNOVATIVE
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Comunicato 
17 giugno 2003 0:00
 

Firenze, 17 Giugno 2003. La relazione del presidente dell'Isvap sull'attivita' 2002 dell'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, ha due aspetti che ci preme rilevare: quello della Rc-auto e quello delle assicurazioni travestite da prodotto finanziari.

Sul primo e' stata fatta un'ode al mercato chiuso e impossibile a svilupparsi, con l'auspicio -contrabbandato da presupposto- che le tariffe si possano ridurre per magia e benevolenza di aziende e riparatori vari. Non avrebbe potuto dire altrimenti il presidente Giancarlo Giannini. Ve l'immaginate se avesse auspicato che i prezzi aumentassero? Un non-sens. Ma dal dire al fare, quando per quest'ultimo non si intravedono i mezzi e i canali, si casca sempre nel non-sens. Che e' quello a cui sono ormai abituati coloro che sono obbligati a contrarre un'assicurazione per il fatto stesso di possedere un mezzo movente a motore, e che lo devono fare in un cosiddetto mercato dove non vige la prima regola di cio' che darebbe dignita' alla parola mercato, cioe' la concorrenza. Per cui ecco che i presupposti sono tutti concentrati su delle aziende -probabilmente considerate alla stregua di matte- che dovrebbero decidere di guadagnar meno per far piacere agli assicurati e ad un'autorita' che- senza potere vessatorio- glielo chiede. Il macigno indigesto dell'obbligo assicurativo viene considerato alla stregua del pane quotidiano.

Sul secondo, quelle delle assicurazioni travestite da prodotti finanziari, il presidente dell'Isvap e' invece sembrato in parte alla stregua di coloro che dovrebbe difendere, chiedendo che le aziende che commercializzano questi prodotti siano piu' trasparenti verso i loro sottoscrittori, soprattutto nel comparto vita, con le polizze unit e index linked, collegate all'andamento dei fondi o di indici di mercato. Non lo dice esplicitamente Giannini, ma lo diciamo noi: il problema e' che sono proprio i promotori di questi prodotti (quasi sempre banche) che spacciano questi ultimi come degli investimenti, a snaturare la funzione assicurativa. Noi sconsigliamo in continuazione di riporre fiducia in investimenti cosi' strutturati, che' sono solo una rimessa, ma siamo sicuri che oltre a dire, l'Isvap stia facendo tutto il possibile perche' la situazione non continui com'e' oggi?
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
 
 
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