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RIFORMA DEI FONDI COMUNI: LUCI ED OMBRE PER I RISPARMIATORI
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Comunicato 
8 aprile 2003 0:00
 

Firenze, 8 Aprile 2003 - La riforma dei fondi comuni effettuata con decreto legislativo n.47 del 31 gennaio 2003, che entrera' in vigore domani, presenta molti aspetti positivi per i risparmiatori ma anche qualche insidia. Gli aspetti maggiormente positivi riguardano i fondi immobiliari. Apprezziamo in particolare l'art. 6, secondo comma che vieta ai fondi immobiliari di investire in beni "ceduti o conferiti da un socio, amministratore, direttore generale o sindaco della SGR, o da una societa' del gruppo, ne' tali beni possono essere direttamente o indirettamente ceduti ai medesimi soggetti."
L'aumentata efficienza dei fondi immobiliari (che potranno essere "semi-chiusi") portera' dei vantaggi ai risparmiatori.
Meno interessante la costituzione dei fondi comuni garantiti. Sicuramente saranno piu' trasparenti dei vari prodotti a capitale garantito proposti oggi, ma resta il fatto che si tratta di prodotti complessi da comprendere per i risparmiatori. Ogni forma di garanzia ha un costo e temiamo, considerato come sono stati venduti fino ad oggi i prodotti finanziari, che quest'aspetto non venga sufficientemente indicato ai risparmiatori.
Proporre strumenti a capitale garantito, specialmente, oggi, puo' rappresentare un arma a doppio taglio per i clienti.

Alessandro Pedone, consulente Aduc per gli investimenti finanziari
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