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RISPARMIO TRADITO. RISARCIMENTI AI RISPARMIATORI: COSA E' BENE SAPERE
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Comunicato 
28 maggio 2003 0:00
 

Firenze 28 maggio 2003. Negli Stati Uniti, in soli 4 mesi dall'inizio dell'anno, i risparmiatori hanno vinto ricorsi per 69 milioni di dollari attraverso le commissioni arbitrali di Wall Street (la giustizia interna della Borsa).
1,4 miliardi di dollari, invece, e' stato il risarcimento patteggiato da 10 societa' di brokeraggio con le autorita' di vigilanza statunitensi per conflitti di interessi nell'attivita' di consulenza ai risparmiatori. Due esempi di come negli Stati Uniti vi siano regole che tutelano i risparmiatori in maniera molto piu' efficiente che nel nostro paese.
E' in Italia?
E' bene sapere che in punta di diritto, in Italia gli intermediari finanziari devono comportansi seguendo alcuni principi molto rigidi a favore dei risparmiatori. Il testo unico della finanza specifica che gli intermediari finanziari hanno l'obbligo di:
1. comportarsi con diligenza, correttezza e trasparenza;
2. agire sempre nell'interesse degli investitori e dell'integrità del mercato;
3. acquisire le informazioni necessarie dai clienti;
4. operare in modi che i clienti siano sempre adeguatamente informati;
5. organizzarsi in modo da ridurre al minimo il rischio di conflitti d'interessi;
6. disporre di risorse e procedure anche di controllo interno idonee ad assicurare l'efficiente svolgimento dei servizi;
7. svolgere una gestione indipendente, sana e prudente

E nelle cause di risarcimento danni vige l'inversione dell'onere della prova. Ovvero spetta all'intermediario finanziario dimostrare di aver agito secondo i suddetti principi e non al cliente dimostrare di aver subito un danno a causa del comportamento scorretto della banca.

La legge, quindi, e' decisamente a favore dei risparmiatori. Il problema e' che la giustizia in Italia ha tempi biblici e costi spesso inaccessibili per "piccoli" danni. Cio' che manca sono proprio quelle strutture di vigilanza dotate di poteri e quelle commissioni arbitrali funzionanti che permettano di tramutare i pur giusti principi di legge presenti in Italia in concrete azioni di risarcimento danno.

Nel frattempo, comunque, e' bene sapere che quando il danno economico e' consistente e quando l'intermediario finanziario ha violato i principi sopra richiamati, il cliente parta avvantaggiato in un processo per ottenere il risarcimento.
Alessandro Pedone, consulente Aduc per gli investimenti finanziari clicca qui
 
 
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