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Obbligazione della Grecia: ma non fate nulla?
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Editoriale di Alessandro Pedone
14 marzo 2012 17:20
 
 Alcuni lettori ci hanno sollecitato ad avviare azioni legali contro la Grecia per l'attivazione delle così dette CAC (Clausole di Azione Collettiva) sulle obbligazioni aventi legislazione greca. Alcuni si spingono a voler fare azioni legali contro la BCE, la Consob, la Banca d'Italia e chi più ne ha più ne metta.

Noi riteniamo che le speranze di recuperare parte del proprio investimento con un'azione legale di questo tipo sia prossima allo zero. E' chiaro che dal punto di vista sostanziale i piccoli risparmiatori coinvolti hanno tutte le ragioni di questo mondo, ma è altrettanto evidente che avere ragione non è condizione sufficiente per vincere un'azione legale e – soprattutto – ottenere il risarcimento del danno subito. Nel caso specifico, dal punto di vista formale, è molto difficile contestare l'applicazione di una legge di uno stato estero. In passato, ci sono stati svariati casi di leggi che hanno modificato gli accordi presi da uno stato retroattivamente e non si è mai riusciti ad ottenere alcunché per vie legali.

Qualcuno scambia questa nostra posizione per una sorta di accondiscenza o mancanza di volontà. Comprendiamo che i risparmiatori che hanno in mano questi titoli siano molto arrabbiati. E' capitato in passato (e capiterà sicuramente anche in futuro) che molte persone o organizzazioni approfittino dello stato d'animo di persone che hanno perso ingiustamente tanti soldi paventandogli possibili vie di recupero vendendo illusioni a prezzo più o meno caro.

Chi conosce la storia delle battaglie legali che abbiamo combattuto e combattiamo in favore dei risparmiatori, sa che quando crediamo nella possibilità di un concreto vantaggio non ci risparmiamo in nessuno modo (un esempio concreto sono i piani finanziari MyWay-4You sui quali siamo andati diritti in tribunale senza partecipare ai vari tavoli di conciliazione perché sapevamo che i contratti venduti fuori sede erano tutti nulli).

Naturalmente nessuno può prevedere il futuro, e non possiamo essere certi al 100% i che eventuali azioni legali (alcune associazioni di consumatori sembrano intenzionate ed esplorare questa strada) diano esiti negativi. Semplicemente noi non ci crediamo minimamente e non possiamo coinvolgere gli investitori che hanno fiducia in noi in iniziative nelle quali noi non crediamo. 

 
 
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