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 ITALIA - ITALIA - Bancomat. Indagine Antitrust sulle commissioni
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Notizia 
28 novembre 2009 10:26
 
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 25 novembre 2009, ha deciso di avviare due distinte istruttorie nei confronti di ABI e del Consorzio Bancomat per verificare se le commissioni interbancarie stabilite per i servizi Pagobancomat, Bancomat, RID e RiBa siano effettivamente necessarie in base al principio di efficienza economica o se invece siano esclusivamente restrittive della concorrenza, limitando la competizione tra banche: le commissioni interbancarie fissate in misura uguale costituiscono, infatti, un costo intermedio e rappresentano una soglia minima sotto la quale le aziende non possono competere tra loro. Il meccanismo, frutto di accordi interbancari qualificabili quali intese, può dunque condurre a condizioni economiche più onerose per l’utenza finale.
La commissione sul Pagobancomat
La commissione interbancaria massima per l’utilizzo del Pagobancomat è stata fissata dal Consorzio Bancomat, al quale partecipano l’ABI (Associazione Bancaria Italiana), le banche, gli intermediari finanziari e tutti gli altri soggetti autorizzati dalle leggi nazionali ed europee a operare nell’area dei servizi di pagamento. La commissione, stabilita a maggio scorso nella misura di 0,13 euro per operazione più 0,1579% del valore della singola transazione, è stata applicata dal 1° luglio 2009 e sarà in vigore fino al 30 giugno 2011. Il circuito PagoBANCOMAT detiene una quota di mercato non inferiore al 75% in termini di numero di carte e pari quasi all’88% in termini di numero di operazioni su POS
Le Commissioni Bancomat, RID, RiBa
La seconda istruttoria riguarda le commissioni per i servizi di incasso di crediti RiBa (Ricevuta Bancaria Elettronica) e RID (Rapporti Interbancari Diretti) fissate in sede ABI, e la commissione sul prelievo di contante con la carta Bancomat presso gli sportelli bancari automatici (ATM) convenzionati, fissata dal Consorzio Bancomat.
Le tre commissioni interbancarie erano state ridotte al termine di un procedimento nel corso del quale l’Antitrust aveva accettato, rendendoli vincolanti, gli impegni presentati dall’ABI e dal Consorzio Bancomat, che avevano portato a tagli oscillanti da un minimo dell’11% a un massimo del 64% e all’eliminazione di altre commissioni. L’Autorità si era comunque riservata la possibilità di verificare la validità degli impegni nel tempo, anche alla luce dell’evoluzione dei mercati e del contesto europeo. Le commissioni interbancarie oggetto dell’istruttoria potrebbero infatti non solo risultare ingiustificate in base a criteri di efficienza economica, ma anche determinare criticità concorrenziali nell’ambito del processo di armonizzazione dei servizi di pagamento europei (SEPA) in corso: ad esempio il SEPA direct debit, vale a dire l’equivalente del servizio RID, non prevede commissioni interbancarie, in quanto non ritenute necessarie per l’uso efficiente di questo servizio.
Di seguito il livello delle commissioni interbancarie oggetto della seconda istruttoria:
Bancomat: 0,58 euro;
RiBa disposizione di incasso: 0,57 euro;
RiBa comunicazione di insoluto: 0,38 euro;
RID disposizione di incasso: 0,25 euro;
RID Veloce disposizione di incasso: 0,35 euro
 
 
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