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Riforma del sistema finanziario: la speranza si chiama Obama
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Articolo di Alessandro Pedone
26 maggio 2010 15:51
 
Travolti, come siamo un po' tutti, dal quotidiano, è facile essere attraversati dai grandi mutamenti storici senza riuscire a coglierne l'essenza.
Sono convinto che questo è ciò che sta accadendo in questi anni in campo economico-finanziario.
Tutta la nostra attenzione è focalizzata su questo o quell'evento (una grande banca fallisce, le borse scendono drammaticamente, poi risalgono fortemente, la Grecia, l'Euro, ecc.) mentre pochi hanno compreso che siamo (io dico finalmente) arrivati al bivio fondamentale: o cambiamo le regole del sistema o siamo travolti dallo stesso.
La finanza e l'economia hanno ormai mostrato in maniera evidente il loro connubio indissolubile. Una cattiva finanza si può tradurre (come dimostra la crisi del 2008) in cose molto concrete come il blocco degli ordini per l'industria, il PIL che retrocede del 5% in un anno e la disoccupazione che sale al 20% (come in Spagna).
Nel 2007/2008, un uso a dir poco sconsiderato della leva finanziaria e delle diavolerie della finanza ha portato l'economia mondiale sull'orlo del baratro. L'uso del tutto eccezionale di strumenti monetari e fiscali ha evitato il peggio, ma ha lasciato una pesante eredità da gestire. La bufera è passata, ma le istituzioni finanziarie private non sembrano aver appreso la lezione: hanno continuato a fare utili con gli stessi mezzi che hanno portato alla crisi finanziaria, come se nulla fosse.
Durante le fasi acute della crisi si parlava con insistenza di riforma del sistema, ma passata la fase acuta sembrava che il tema fosse rimosso.
Il presidente Obama ha avuto il merito di riportare la questione al centro del dibatto politico ed ha ottenuto una importante (anche se non ancora decisiva) vittoria con il passaggio al Senato di una proposta di modifica del sistema finanziario USA.
Certo, la proposta passata al Senato è frutto di molti compromessi. E' evidente che non è la migliore proposta possibile, ma è forse il miglior compromesso raggiungibile.
Se la riforma di Obama passerà definitivamente non potrà far altro che influenzare l'intero sistema finanziario mondiale a partire da noi Europa che, come si è visto, ne abbiamo particolarmente bisogno.
 
 
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