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L'Aduc dovrebbe avere piu' coraggio nell'agevolare azioni legali contro le banche ...
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Lettera 
25 luglio 2004 0:00
 
Egregi, vi ringrazio per il consiglio ma lo considero timido, conservativo e (troppo) prudente. E' vero che il mio caso non contiene fatti eclatanti come ne ho sentiti di scandalosi, ma e' anche vero che
- le banche sono generalmente coinvolte in questi scandali, a vari livelli:
nei collocamenti, nelle azioni di recupero verso i loro clienti poi falliti (Parmalat, Cirio,), ecc
- ci sono in corso indagini penali consistenti (anche) verso le banche
- tutto il sistema e' coinvolto oltre alle banche: BancaItalia, Consob, revisori, ministero economia, banche ed enti internazionali, promotori, ecc
- le banche hanno commesso errori formali e sostanziali in queste operazioni: certamente sono protette dal sistema mafioso delle connivenze
- e' un'occasione (d'oro) per dare una spallata a tutto l'entourage di imbroglioni che gravitano nel mondo del risparmio - Capitalia, BIntesa, Unicredito, Sanpaolo, altre banche, hanno effettuato dei rimborsi certamente non per beneficenza
- occorre influire anche e soprattutto sulle parti politiche, affinche' si sveglino.
Detto questo, ritengo che voi dobbiate avere piu' coraggio nell'intraprendere iniziative contro i colpevoli di queste truffe e cogliere l'occasione per correggere il sistema e rafforzare la vostra funzione sociale e il vostro ruolo. Chi non risica non rosica e in questa situazione bisogna agire con durezza e determinazione, altrimenti le cose tornano tranquillamente come prima. Sono disponibile a fare da cavia (in termini ragionevoli) Spero dunque che ADUC, molto attiva ed efficiente nelle informazioni, sia altrettanto efficace nel condurre/suggerire azioni dirette.
Cordiali saluti
Virginio
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Gentile sig. xxx,
Dal promemoria che ci ha inviato gli avvocati che abbiamo contattato non hanno identificato nessun elemento sufficientemente documentabile che possa dare una elevata probabilita' di vincere una causa contro l'intermediario.
Sostanzialmente la sua ricostruzione dei fatti pone l'accento sulla cattiva informazione che il xxx gli ha fornito. Questo non e' affatto sufficiente. E' necessario che vi siano violazioni di legge evidenti (come assenza di firme, offerta fuori sede, evidentemente inadeguatezza dell'investimento rispetto al profilo del cliente - inadeguatezza che va valutata sotto il triplice profilo della dimensione frequente e tipologia - conflitto di interessi non dichiarato, assenza di comunicazione del prezzo in negoziazione in contropartita diretta, ecc.). Non ci sembra, che questo sia il suo caso e non vorremmo indirizzarla verso un'azione giudiziale che rischierebbe di farle prendere ulteriori delusioni oltre alle spese da sostenere.
Cordiali saluti.

Risposta:
liberissimo di considerare il nostro consiglio "timido, conservativo e (troppo) prudente", rimane il nostro consiglio. Noi non cerchiamo "cavie" ne' kamikaze. Cerchiamo di aiutare i risparmiatori che si rivolgono a noi dando informazioni il piu' possibile complete e sempre indipendenti.
Nessuno le impedisce di fare un'azione legale, se lo ritiene. Preferiamo indicare gli avvocati che collaborano con l'Aduc solo per cause che hanno maggiori probabilita' di vittoria, sia nell'interesse del singolo risparmiatore, sia nell'interesse generale. Non siamo un'associazione che ama mandare i consumatori allo sbaraglio nelle aule dei tribunali (tanto poi le parcelle le pagano loro...). La base del suo ragionamento, sembra essere: "le banche sono un manipolo di imbroglioni, quindi anche nel mio caso sicuramente hanno delle colpe, facciamogli causa e facciamogli sputare un socco di soldi". Noi crediamo che per vincere un'azione legale serva molto, ma molto di piu' che questa tesi. Abbiamo verificato il suo caso specifico e, come ripetiamo, non rileviamo violazioni palesi del testo unico della finanza. La giustizia -a nostro avviso- non e', ne' deve essere, un'arma politica (come parrebbe, almeno dalla sua lettera, che lei la intenda). Noi consideriamo la giustizia una funzione basilare del vivere civile al servizio della collettivita'.
Quando vi sono piu' che fondate ragioni per ritenere che un'azione legale abbia buone, se non ottime, possibilita' di riuscita (si veda, ad esempio, il caso 4You, o molti altri dove esiste una palese violazione del testo unico della finanza) allora possiamo suggerire di fare un'azione legale e -talvolta- spingerci ad agevolare questa azione fornendo il supporto dei legali che collaborano con l'Aduc. Negli altri casi, preferiamo non fomentare azioni legali che potrebbero risolversi in boomerang per i risparmiatori.
Se per questo nostro atteggiamento ci considera "timidi, conservato e (troppo) prudenti", ci dispiace, ma siamo sicuri che in rete trovera' molte associazioni dall'"avvocato facile".
Buona fortuna.
 
 
 
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