Salve, nel 2001 sottoscrissi un contratto "4 you" della banca 121, le modalita' di illustrazione di tale contratto furono quelle "standard": ovvero era un piano di accumulo finalizzato alla previdenza, rischi quasi marginali, altro guadagno e via dicendo. Al momento della sottoscrizione avevo da poco compiuti 18 anni ed ero, come sono tutt'ora studente e quindi senza alcuna forma di reddito, tutte cose ben chiare al promotore. E' dal 2002 che non verso piu' rate, ma quelle versate ammontano ad un tot di circa 1500 ¤. Ora, dopo numerose richieste e sollecitazioni alla suddetta banca, un rappresentante della medesima mi ha chiamato cercando di venire ad un compromesso (esclusivamente verbale) proponendomi una restituzione, a detta sua in via del tutto eccezionale, del 50% dei soldi da me versati ed accollando alla banca gli oneri di chiusura del contratto. Per quanto ne sappia io dovrei rientrare fra quelli il cui contratto e' da ritenersi nullo. Nell'incertezza comunque vorrei chiede se non debba continuare a pretendere la completa restituzione dei miei soldi. Grazie anticipatamente per il vostro aiuto.
Luca, da Portici/Napoli

Risposta:
e' palese il fatto che la banca e' in particolare difficolta' nel suo caso dal momento che oltre a tutte le violazioni che la progettazione di questo contratto ha comportato (per maggiori informazioni legga qui:
clicca qui) c'e' anche una palese violazione del principio di adeguatezza dell'investimento al profilo del cliente.
Il fatto stesso che la banca le proponga di chiudere la vertenza con il 50% e' la dimostrazione piu' palese che sono in grande difficolta'. La nostra risposta, quindi, e' che a lei spettano tutti i soldi versati.
In un eventuale accordo transattivo, non si dimentichi di scrivere che la banca deve compiere tutte le opportune azioni al fine di cancellare le eventuali segnalazioni avvenute in CRIF per il mancato pagamento delle rate dovuto esclusivamente ad un contratto non valido.