Cara Aduc, e' con malcelato stupore che leggo oggi che eventuali recuperi, a seguito delle cause intestate dal commissario Bondi alle varie banche mondiali come compartecipi del crac Parmalat, verranno distribuiti al 50% ai futuri possessori delle azioni della nuova societa'. A me pare oltremodo scorretto cio', in quanto il mio buon senso mi suggerirebbe che a beneficiarne dovrebbero essere i vecchi azionisti in quanto, se hanno versato capitali in una societa' che appariva positiva(vedi i tre A di cui godevano le sue obbligazioni) lo si deve a responsabilita' congiunte della societa', dei revisori, della Consob e delle banche. Io ero un piccolo azionista(5000 azioni), e non certo uno speculatore, dimenticato come tanti altri azionisti come se in tale truffa i soli poveri truffati fossero gli obbligazionisti. Forse dimentichiamo che ambo le categorie in egual modo, puntavano comunque a recuperare un interesse sul valore investito? Perche' nessuno ha spezzato una lancia a favore dei picco li azionisti? Forse perche' sembriamo essere degli "sporchi capitalisti? Grazie di avere dato un piccolo spazio alla mia amarezza.
Vico, da Marina di Massa

Risposta:
e' comprensibile, ma giuridicamente non condivisibile, la posizione degli azionisti Parmalat che si sentono discriminati rispetto agli obbligazionisti. L'azionista e' proprietario della societa'. Se subisce una truffa, come in questo caso, deve rivalersi sui truffatori non certo sulla societa' (di cui, lo ripetiamo e' proprietario). L'obbligazionista e' invece un creditore. Se il suo credito non viene saldato in conseguenza della truffa, oltre a rivalersi sui truffatori (come l'azionista) puo' (e deve) rivalersi sulla societa' la quale deve fare di tutto per saldare il proprio debito. Dal punto di vista giuridico, quindi, e' assolutamente corretto che ogni risorsa disponibile in Parmalat venga utilizzata primariamente per risarcire gli obbligazionisti. Quando si compra un'azione e' necessario essere consapevoli dei diversi diritti di cui si e' titolari rispetto all'acquisto di una obbligazione.