Gentile ADUC In un recente viaggio in Sardegna ho conosciuto una persona che lavora in un agenzia UNICREDIT, la quale, dopo un po' che siamo entrati in confidenza, mi ha detto che lui sta guadagnando investendo in BOT del Brasile. Questa persona non la rivedro' piu' per cui sicuramente quello che mi ha detto e' disinteressato. Sarei curioso di sapere se e' un fanfarone oppure c'e' qualcosa di vero in quello che mi ha detto.
Vi ringrazio infinitamente, visto che questa e' la terza volta che vi interpello, e devo farvi i complimenti per la tempestivita' delle vostre risposte.

Risposta:
quelli che questo bancario le ha consigliato sono i corrispondenti titoli Argentini tristemente famosi.
Le obbligazioni di Paesi emergenti sono strumenti rischiosi, piu' o meno come le azioni.
Puo' essere una buona cosa averli in portafoglio ma in modo molto, molto, frazionato (cioe' suddividendolo l'importo in decine di titoli diversi) e per percentuali residuali in base al proprio rapporto rischio/rendimento.
Un portafoglio con componenti di obbligazioni di Paesi emergenti e' qualcosa che puo' essere fatto solo da persone competenti (utilizzando singoli titoli). Se si utilizzano fondi comuni di investimento (con questa categoria di investimento, forse la cosa e' meno insensata) e' bene conoscere dettagliatamente le caratteristiche del fondo.
Ad ogni modo, la sconsigliamo fortemente di usare "I bot del Brasile" per forti quantitia' del suo portafoglio anche se la cosa potrebbe, in futuro, risultare vantaggiosa, il rischio che corre e' troppo alto, specialmente in rapporto alle sue conoscenze finanziarie.
E' importante calibrare gli investimenti sulla propria persona e non su quello che "ipoteticamente" sarebbe vantaggioso in astratto.
Ciascuna persona ha i propri obiettivi, la propria propensione al rischio, la propria capacita' patrimoniale di assumere rischi, e -non ultimo- la propria esperienza finanziaria. Gli investimenti devono tenere conto di tutti questi fattori.