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Certificati azionari Bezenet e Banca121
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Lettera 
26 gennaio 2004 0:00
 
Piu' di una persona truffata da certificati azionari Bezenet Inc. fu indirizzata a depositare i certificati fisici in B121 perche' Banche piu' realistiche li avevano rifiutati. Per di piu' almeno un collocatore che firmava lettere di vendita da parte di Ivatt Ltd. di azioni Bezt era cliente conosciuto e "assolutamente affidabile" di una ex Filiale (fisica) di B121. Sapete se trattasi di caso fortuito o ripetitivo?
Grazie e cordialita'. Nicola, da Bologna

Risposta:
Bezenet era una societa' statunitense del tutto sconosciuta prima di un suo interessamento alle sorti della LTS, società palermitana di servizi telefonici, poi fallita. Che fosse sconosciuta non deve sorprendere, visto che Bezenet era una societa' con un unico, vero, bene posseduto:
la partecipazione in una societa', la Ivat Industries, valutata in bilancio ben 23 milioni di dollari, il cui unico asset erano azioni della stessa Bezenet. Un classico di una certa finanza, insomma. Le azioni Bezenet sono state vendute in Italia sulla base di voci di ogni genere e sulle grandi prospettive del settore internet: anche questo un classico, insomma. Da qui alla costituzione di una vera e propria rete di venditori di azioni, da remunerare adeguatamente, il passo e' stato breve: basta il passaparola, come sempre. Sul caso e' anche in corso un'indagine per sospetta truffa e riciclaggio, per via dell'intreccio di persone e societa' sparse in tre continenti che e', nel tempo, emerso. Che molte banche abbiano respinto il deposito dei
certificati Bezenet e' molto probabilmente dovuto al fatto che le azioni non erano quotate in un mercato ufficiale, ma scambiate all'OTCBB, circuito di scambi non regolamentato, e dove non tutti gli istituti sono in grado di effettuare compravendite. Allo stesso modo, gli istituti non sono certo responsabili del giro che, come in casi analoghi, si era venuto a creare. Lo sarebbero, per mancata vigilanza del loro operato, nel caso in cui tra i venditori di azioni Bezenet ci fossero impiegati
di banca e promotori finanziari. Si puo' anche presentare un esposto alla Consob, in tal caso. Per commercialisti ed avvocati, oltre le responsabilita' personali, si puo' segnalare l'accaduto ai rispettivi ordini professionali.
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Ha risposto Giuseppe D'Orta.
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