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Certificato o ETF?
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Lettera 
16 marzo 2004 0:00
 
1) La banca San Paolo Imi mi suggerisce di acquistare i certificati indice emessi dalla loro banca che replicano gran parte dei mercati mondiali con le relative classi di attivita': sulle auto, sui tecnologici... Inoltre dicono che tale prodotto e' esente da costi di sottoscrizione e gestione, insomma meglio degli ETF perche' si possono scegliere molte piu' categorie.
E' vero?
2) Dove si possono reperire in internet i dati storici relativi ad indici azionari e obbligazionari euro o mondiali?
Grazie e complimenti per il sito e le informazioni fornite.
Simone, da Sant'Egidio alla Vibrata

Risposta:
1) Sul fatto che i certificati siano migliori degli ETF, vuole chiedere alla sua banca se questo riguarda esclusivamente i "suoi" certificati, o se consiglierebbero altrettanto caldamente l'acquisto di certificati emessi da altre banche?
Ad oggi esistono ETF che replicano praticamente quasi tutti gli indici, azionari, internazionali, settoriali ecc. del mondo. Lei e' veramente cosi' tanto interessato ad indicizzazioni particolari? Se e' cosi' allora deve in effetti utilizzare un certificato. I certificati azionari, chiamati anche "benchmarks" da alcune banche e in tanti altri modi, sono infatti strumenti emessi da istituti di credito molto simili agi ETF, ed alla nascita prospettano il loro indice di riferimento, che puo' quindi avere connotazioni specifiche e particolari. Le principali differenze sono soprattutto date dal fatto che i certificati non distribuiscono i dividendi (si controbatte su questo dicendo che il prezzo d'emissione e' a sconto, incorporando quindi la presenza degli stessi, ma in genere lo sconto non e' pari al valore dei dividendi stessi di quel paniere o mercato). Un' altra sostanziale differenza e' data dal fatto che i certificati sono a scadenza, contrariamente agli ETF che, come i fondi, hanno una durata illimitata. Sul fatto che sia privo di costi di sottoscrizione e gestione, occorrerebbe avere il relativo prospetto informativo (ammesso che lo siano, saranno comunque inseriti implicitamente all'interno degli stessi, altrimenti quale interesse avrebbe la Banca a proporglieli?).
2) Le quotazioni storiche di qualita' e su un arco temporale sufficientemente ampio sono a pagamento e si trovano dai principali
fornitori di informazione finanziaria come ad esempio Reuters, Bloomberg, ecc. Sui principali quotidiani e siti finanziari puo' trovare i dati giornalieri o i grafici storici.
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Ha risposto Massimiliano Capone.
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