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Consigli su cosa fare per un reclamo con MPS
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Lettera 
4 settembre 2003 0:00
 
Ho sottoscritto tempo fa presso l'allora banca 121 (la mia e' una agenzia "assorbita" dai Monti dei Paschi di Siena) un contratto di vendita opzioni put collegate all'andamento dei corsi di alcuni titoli azionari. Tali investimenti erano denominati ACTION 2002 e Equity Linked 2002. A seguito dell'andamento disastroso delle azioni in riferimento, alla scadenza mi sono state addebitate delle somme sul mio conto corrente. Le voci erano circa una ventina. Pur immaginando che gli addebiti fossero riconducibili a tali investimenti, mi sono recato in banca per avere nel dettaglio un riscontro quantitativo degli stessi, vista la loro genericita'.
L'impiegato, non molto addentro alla questione, prese del tempo perche' doveva documentarsi su questi investimenti, di difficile comprensione nelle loro sfaccettature per gli stessi "addetti ai lavori".
Dopo una quindicina di giorni, non avendo ricevuta alcuna convocazione da parte della banca, mi recai di nuovo presso la stessa. L'impiegato mi spiego' le operazioni che originarono gli addebiti, in applicazione del contratto di sottoscrizione.
Non potendo procedere per tutte le azioni di riferimento cui il contratto faceva riferimento, mi fece un esempio per una di esse.
Tutto tornava cosi' come riportato nell'estratto conto.
Notai, pero', che uno dei parametri presi a riferimento per la quantificazione delle cifre addebitate era diverso da quello espressamente indicato nel contratto. In particolare invece di inserire nel calcolo il loro valore nominale veniva utilizzato, la quantita' delle azioni di riferimento. Feci notare l'anomalia ma l'impiegato non seppe darmi delle plausibili giustificazioni. Ho proceduto, di conseguenza, a inoltrare reclamo generico all'Ufficio competente della Sede di Siena richiedendo trasparenza sulle operazioni di addebito sul conto corrente, senza fare menzione dell'anomalia riscontrata. Dopo 120 giorni- ben 30 giorni di ritardo- il direttore della banca mi convocava per recapitarmi a mano la risposta. Con mia somma meraviglia notai subito che la Direzione Generale nel prospetto esplicativo inseriva anch'essa un parametro non pertinente col il contratto sottoscritto ed esplicitamente indicato come base di calcolo per quantificare il capitale di chiusura degli investimenti. La Direzione Generale faceva riferimento a quasi tutti gli articoli del contratto ma taceva sull'articolo riguardante il calcolo del capitale di chiusura che era poi quello che pu' direttamente mi interessava, fonte originale degli addebiti. Al valore nominale delle azioni in riferimento sostituiva anch'essa la loro quantita'. Mi piace ribadire che il valore nominale da prendere in considerazione e' indicato espressamente nel contratto, mentre del numero delle azioni non vi e' alcuna traccia nel famoso articolo che disciplina il calcolo del capitale di chiusura e in tutti gli altri articoli. Avendo constatato che le informazioni date dall'impiegato coincidevano con quelle offerte dalla Direzione Generale ho, quindi, inoltrato un nuovo reclamo alla banca lamentando la mancata trasparenza richiesta esclusivamente in termini contrattuali, senza omissioni ed inserimenti di parametri avulsi dal contratto. Dopo 6o giorni aspetto ancora la risposta. So che la pratica e' passata all'Ufficio legale, presumo perche' ho interessato della faccenda anche l'Ombudsman bancario. Facendo un rapido esame della documentazione in mio possesso cosa ho notato? Al momento della sottoscrizione del contratto, l'impiegata ha commesso uno svarione.
Infatti invece di inserire nel contratto come valore nominale per le tre azioni di riferimento il valore di 333.33 euro (Il cui totale avrebbe dato il valore di 1000 euro) ha inserito 33.33 euro). Devo presumere che tale errore sia stato notato anche dalla Direzione Generale altrimenti non riesco a spiegare il motivo per il quale la stessa abbia fatto ricorso ad un parametro di calcolo avulso e non pertinente con il contratto sottoscritto.
Do per scontata, infatti, la professionalita' di quanti hanno operato nel formulare la risposta ai quesiti da me posti. Conseguentemente, pero', e' sorto in me il dubbio atroce che non siano avvenuti per caso l'omissione di una norma contrattuale e l'inserimento di un parametro di calcolo non previsto.
Faccio notare, inoltre, che alle non poche perplessita' iniziali di mero contenuto economico si sono aggiunte quelle derivanti dal ritardo e dalla procedura impiegata nel consegnarmi la risposta al primo reclamo. La data Ufficiale della lettera, infatti, rientra nei termini previsti dei 90 giorni mentre la data di consegna a mano al sottoscritto e' di 30 giorni dopo. Dico subito che non c'e' stata dimenticanza da parte della mia banca in quanto ho prova che gli e' arrivata per fax solamente il giorno prima.
Spettabile associazione, un noto politico asseriva che a pensar male si fa peccato ma a volte si indovina. Perche' la Direzione Generale non ha risposto nei termini regolamentari? Perche' e' stata omissiva? Perche' la risposta mi e' stata recapitata mano pur essendo indirizzata alla attuale residenza?
Perche' ha inserito un parametro non previsto dal contratto? Sperava forse nelle ottime capacita' di convincimento del direttore che si e' affannato in un primo momento nel dare plausibili spiegazioni, per poi capitolare nel momento in cui gli ho messo in visione l'articolato del contratto che disciplinava i calcoli del capitale di chiusura?
Spettabile ADUC. Tutto quello che ho descritto e' documentabile.
Sembra a voi corretto il comportamento della Direzione Generale? Rasenta o meno la frode?
Spero ora nel giudizio dell'Ombudsman. Nel caso che sia a me sfavorevole ho intenzione di rivolgermi all'autorita' giudiziaria sia per tutelare i miei interessi sia per verificare se vi siano estremi di reato. Voi che ne pensate? Potreste darmi qualche suggerimento?
Vi ringrazio.

Risposta:
francamente il merito della questione non lo abbiamo ben compreso dalla sua descrizione.
Probabilmente e' un po' complesso e risulta difficile spiegarlo senza la documentazione.
Ci sentiamo di consigliarle di verificare che l'importo complessivo del valore della causa rientri fra quelli di competenza dell'Ombudsman.
Per maggiori informazioni si puo' leggere la scheda sul sito in proposito: Ombudsman Bancario - clicca qui.
Nonche' direttamente le tre pagine del Regolamento dell'Ombudsman Bancario - clicca qui.
Mi sembra evidente che il comportamento della banca nel rispondere al primo reclamo sia stato, quanto meno, poco efficiente, per usare un eufemismo.
In generale le opzioni sono strumenti finanziari complessi non adeguati ai singoli risparmiatori. Le consigliamo anche di verificare che il suo profilo di rischio personale giustifichi l'utilizzo di questi strumenti. Le consigliamo, infine, di leggere con attenzione questo link: clicca qui
 
 
 
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