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Lettera 
29 gennaio 2004 0:00
 
Gentili Signori Solo alcuni giorni fa ho scoperto il vostro sito che ho trovato estremamente interessante per il contenuto, per i suoi obiettivi ma soprattutto per la possibilita' di poter colloquiare tramite e. mail. Molto utile e' stato quanto ho potuto reperire nel vostro sito ed in modo specifico nei documenti di archivio, nelle risposte date alle lettere ricevute e nel F. A. Q: vi ringrazio quindi sentitamente e aderiro' alla vostra associazione.
Desidero porre alcune domande.
Sono uno dei numerosi risparmiatori caduti nella rete dei corporate bonds.
Insieme a mia moglie abbiamo in portafoglio obbligazioni CIRIO, ITALTRACTOR, BONAPARTE ed IMPREGILO per un totale di ¤ 111.000 acquistate su indicazioni ricevute a suo tempo da un consulente finanziario "indipendente" a cui mi ero affidato per la gestione dei nostri risparmi (la storia meriterebbe un capitolo a parte per come si e' sviluppata e conclusa: ho segnalato il caso alla CONSOB ma al momento non ho ricevuto alcuna risposta dalla stessa).
Dunque, i bonds non mi sono stati proposti dalle banche presso le quali li ho acquistati ma le stesse, ben liete, hanno soddisfatto una mia richiesta senza pero' mettermi sull'avviso circa gli strumenti che mi andavano a vendere, ne' facendomi firmare alcun documento di accettazione del rischio, ne' segnalandomi eventuali loro conflitti di interessi, ne' consegnandomi fissati bollati relativi alle transazioni avvenute. Per la cronaca, le banche sono il M. P. Siena e Banca MEDIOSIM del gruppo CAPITALIA.
Dopo il crak CIRIO, su consiglio del solito consulente, mi affidai al SITI per ricevere assistenza sul caso.
A Dicembre 2003 e' iniziato il caso Parmalat che e' poi scoppiato verso il 16/17 dello stesso mese. Pur parzialmente diverso dal caso CIRIO, esso ha creato una situazione i cui risvolti finali sono ancora incerti, ma ha definitivamente messo in luce come le grandi banche hanno ingannato i piccoli risparmiatori con l'emissione dei corporate bonds.
Il bond Italtractor, se pur non assurto ai clamori della grande cronaca, e' un altro capitolo di questa triste e grave situazione.
Quando in data 18.12.2003 tramite notizie di stampa, ho conosciuto le intenzioni di ITALTRACTOR (ovvero delle banche) di prolungare il bond in scadenza, mi sono oltremodo allarmato e sono andato a visionare alcuni siti delle varie associazioni dei consumatori (quando sara' possibile avere in Italia un'unica e forte associazione a difesa dei risparmiatori?), a leggere e documentarmi, per quanto le mie conoscenze in materia me lo consentono, circa il comportamento tenuto dalle banche in questo specifico caso.
A mio parere, ricostruendo i fatti c'e' un evidente conflitto di interessi di entrambe le citate banche in quanto gia' creditrici di Italtractor prima dell'emissione del bond. (vedere art. de IL SOLE24ore del 30.01.2003 ritrovato su Internet, allegato alla presente).
Nel gennaio del 2002 Abaxbank colloca sul mercato un bond della societa' "Italtractor" 6, 50% scadenza 22/01/2004.
Il bond, senza rating inizialmente sottoscritto da Intesa, Capitalia, Akros (Popolare di Milano), Monte dei Paschi e Natexis Banques Populaires, e' stato rivenduto in seguito sul mercato al dettaglio.
Quindi tali obbligazioni sono state sottoscritte da un consorzio di collocamento composto da intermediari finanziari al cosiddetto "primo mercato", il quale consorzio ha ceduto successivamente alle banche i bonds in questione che sono stati quindi venduti, in taluni casi in flagrante conflitto di interessi, agli sportelli ai risparmiatori italiani, generalmente fuori mercato ed/o in contropartita diretta.
Ritenendo quindi ce ne fossero le condizioni in data 29 Dicembre 2003 ho inviato alle suddette banche, tramite lettera raccomandata AR (con copia per conoscenza alle autorita' preposte Consob - Banca d'Italia - etc.), una richiesta di rimborso immediato degli importi pagati perche' a mio parere, riferendosi alle normative vigenti in materia, detti contratti sono da ritenersi nulli.
Chiaramente le banche non mi hanno rimborsato, ne' hanno prodotto (come da me richiesto in alternativa) i documenti attestanti il loro corretto operato.
E' mia intenzione quindi procedere con un esposto/denuncia.
Vengo quindi alle domande:.
1. L'esposto puo' contribuire a risolvere il(mio) problema?
2. Quante possibilita' di successo pensate possano esserci facendo questa scelta?
3. Puo' la vostra associazione assistermi nella stesura dell'esposto per evitare effetti boomerang vale a dire effettuare la denuncia su basi legali certe?
4. Successivamente, in caso di condanna delle banche, puo' la vostra associazione assistermi nella costituzione di parte civile?
5. Quale pensate possa essere il costo che debbo sostenere per il vostro servizio?
6. E' sufficiente un unico esposto pur in presenza di due banche diverse, aventi sede in citta' diverse in considerazione del fatto che mia moglie e' contestataria di entrambi i conti?
In attesa di una Vostra risposta, ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti.
Mauro, da Rosignano Marittimo.
..................................
Per vostra miglior informazione allego estratto delle lettere tipo inviate alle banche:.
Spett. Banca..........
e p. c.:.
· Presidenza della Repubblica - Ufficio per gli affari giuridici e Relazioni Costituzionali - ROMA.
· Banca d'Italia via Nazionale 91 00184 ROMA.
· Ministero del Tesoro Economia e Finanze via XX Settembre 97 00187 ROMA.
· Consob via G. B. Martini 3 00198 ROMA.
· RISANAMENTO S. p. a. via Bagutta 20 20121 MILANO.
· IMPREGILO S. p. a. Viale Italia 1 20099 Sesto San Giovanni (MI).
· ITALTRACTOR - Passini Group via per Modena 52 41014 Castelvetro di Modena (MO).
RACCOMANDATA A. R.
............, 29 Dicembre 2003.
OGGETTO: Richiesta rimborso Obbligazioni.
Con la presente il sottoscritto.................
Vi intima di procedere all'immediato rimborso delle seguenti "Obbligazioni" o "Notes" acquistate presso il Vs. Istituto: · Codice XS0140597419 BONAPARTE - 05 7, 25% Valore nominale ¤........
Addebito in conto in data 15.04.2002.
· Codice XS0141764620 ITALTRACTOR - 04 6, 5% Valore Nominale ¤.......
Addebito in conto in data 22.01.2002.
* Codice XS0148989485 IMPREGILO INTL 02/05 TF Valore Nominale ¤...........
Addebito in conto in data 24.06.02.
Il rimborso e' quantificabile nella somma complessiva di EURO.......... corrisposta per la transazione con il Vostro istituto, avente ad oggetto le relative obbligazioni; detta somma dovra' essere maggiorata degli interessi maturati e non ancora corrisposti sino alla data di effettuazione del rimborso.
Contesto che tali Obbligazioni siano state cedute ad un privato risparmiatore contro il pagamento di un corrispettivo nel rispetto di norme di legge ed in particolare nel rispetto del principio per cui tali titoli dovevano e potevano essere offerti, venduti o consegnati solo a "Investitori professionali" come definiti nell'articolo 25-31 comma 2 del Regolamento CONSOB n° 11522 del 1 Luglio 1998 e successive modifiche in esecuzione delle disposizioni degli articoli 94 e seguenti del Decreto Legislativo n° 58 del 24 Febbraio 1998 ("T. U. F. ") e del Regolamento CONSOB n° 11971 del 14 Maggio 1999.
Da tale punto di vista si rappresenta che il regolamento relativo alla circolazione in Italia delle Notes testualmente recita: "le Notes non potranno essere offerte, vendute o consegnate e ne' questo "Offering Circular" ne' altra documentazione relativa alle Notes potra' essere distribuito e/o reso disponibile nella Repubblica Italiana".
Contesto altresi' che al momento della vendita delle suddette obbligazioni non sia stata consegnata od illustrata la relativa documentazione informativa.
Contesto infine che il Vostro Istituto, oltre a non aver rispettato le disposizioni di legge sovraesposte, abbia disatteso la norma e lo spirito contenuto nell'art. 47 (Titolo III - Rapporti Economici) della Costituzione della Repubblica Italiana.
Le autorita' e le altre Istituzioni cui e' inviata questa comunicazione potranno altresi' verificare se siano state effettuate o omesse le necessarie comunicazioni alla Consob ed alla Banca d'Italia, in osservanza dell'articolo 94 e seguenti del T. U. F. e relativi regolamenti di attuazione, nonche' art. 129 T. U. B. (Decreto legs. 1° Settembre 1993, n° 385), prevista con riferimento alla vendita in Italia di strumenti finanziari esteri.
Le autorita' di controllo potranno inoltre verificare se e' stata applicata la disciplina pertinente l'informativa circa il profilo di rischio, l'adeguatezza dell'operazione e gli altri obblighi di correttezza e di informazione previsti dalla legge (art.21 T. U. F.), in ragione dell'esame delle specifiche modalita' di cessione, ovvero circa la sussistenza anche di un conflitto di interessi.
Ove tale rimborso non avvenisse entro 15 giorni dal ricevimento della presente raccomandata, mediante rimessa sul conto corrente sopra indicato, si richiede di inviare al sottoscritto, alle autorita' di controllo (Consob, Banca d'Italia) copia del contratto intercorso con il Vostro Istituto, copia della conferma della transazione, (conferma d'ordine, fissato bollato) con allegata precisa informativa che riepiloghi: · Il mercato di effettuazione dell'operazione avente ad oggetto le Obbligazioni suddette, data, ora, prezzo netto di acquisto e di commissione di intermediazione applicata ovvero (in caso di vendita in contropartita diretta): data, prezzo e quantita' complessiva di approvvigionamento da parte della Banca, nonche' indicazione del mercato ovvero della controparte cedente, dello stock di appartenenza delle obbligazioni cedute.
Nel caso di mancato rimborso il sottoscritto, si riterra' libero di agire nei confronti del vostro Istituto per ogni ulteriore contestazione in ordine a tale transazione, per il riconoscimento dei propri diritti ed eventuale risarcimento dei danni tutti.
La presente vale come formale messa in mora a tutti gli effettivi legge e deve intendersi pertanto interruttiva della prescrizione ai sensi dell'art.2943 c.c.
firma........................... "

Risposta:
pubblichiamo volentieri la sua lunghissima lettera perche' aiuta a chiarire un concetto che altre volte abbiamo scritto su questo sito. L'indipendenza dei consulenti indipendenti e' un prerequisito per una
vera consulenza, ma non e' certamente garanzia di professionalita'. Noi non sappiamo quale parte del suo patrimonio rappresenti quella
investita in questi bond-spazzatura, ma dalla cifra siamo portati a ritenere che non si tratti di percentuali trascurabili. I suggerimenti di questo consulente sono quindi presumibilmente non professionali. Detto questo riteniamo che l'esposto in procura non aumenti molto le sue probabilita' di essere risarcito; se desidera, ovviamente puo' farlo. Purtroppo noi non possiamo darle il supporto che ci chiede. Se lo desidera, possiamo darle i riferimenti di alcuni professionisti che collaborano con la nostra associazione.
 
 
 
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