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Contenzioso con la banca
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Lettera 
13 novembre 2003 0:00
 
Buona sera ho gia' mandato una email all'adusbef e condacons ma senza risposta per cortesia almeno voi potete aiutarmi? Voglio raccontarvi il mio calvario e della mia cara famiglia, la quale e' composta da mia moglie e due figli.

Nel 1999 ero cliente della banca Credito artigiano di Cologno Monzese (MI), entro in amicizia con un certo xxxxxxx che svolgeva l'attivita' di cosidetto Borsino presso la sopra indicata banca. Il mio conto corrente non era molto attivo in quel periodo ed allora i miei genitori mi regalarono dieci milioni di lire. Ed io a mia volta li portai in banca dal tipo il quale mi indirizzo a versare i soldi su di un conto per giocare in borsa, chi meglio di lui mi poteva consigliare cosa fare di questi soldi. All'inizio tutto ok ma dopo qualche mese vedevo i miei soldi dopo un po' di crescita scomparire piano piano, di sua spontanea volonta' e qualche volta dietro il mio consenso anche se non capivo nulla di quello che mi consigliava investiva i miei soldi in cw warrant e perdevo moltissimo, addirittura senza avere i soldi mi fece operazioni di circa sessanta milioni per fortuna il giorno dopo me ne accorsi e ho fatto vendere il tutto da un suo collega (perche' lui quel giorno era in ferie), per fortuna si risolve con un guadagno di circa sei milioni. Questi investimenti azzardati andarono avanti per un po' fino a perdere molti soldi circa 30 milioni i quali non vi erano sul conto ma lui diceva di non preoccuparmi in quanto mi rilasciava fidi a tasso molto inferire di quello imposto dalla sua agenzia (mi faceva vedere come modificava lui stesso i tassi dal computer), ero terrorizzato di quanto mi stava accadendo ma io volevo solo i miei soldi ed allora non fiatavo prima che poi la banca mi chiedeva anche i trenta milioni, faceva delle operazioni strane del tipo aveva comprato cw warrant per circa 14 milioni ma sul mio conto non erano mai stati addebitati tali soldi lui mi diceva che siccome ero sotto in banca mi poteva tenere da parte l'addebito di 14 milioni, come faceva non so.

Un giorno ci fu un'ispezione dalla sua direzione, mi chiamo' subito sul cellulare e mi disse devi mettere a posto il conto se no qua sono cazzi (scusate la parola ma credo di avere a che fare con persone adulte).
Io non sapevo come risolvere il problema perche' ero anche disoccupato (come faceva a farmi avere dei fidi se non lavoravo?) ed allora lui stesso di tasca sua mi verso' i famosi 14 milioni di lire sul conto cosi' faceva stare zitti i suoi superiori (detto da lui) poi il resto si vedra'. Dopo una settimana lui ed il suo direttore vennero messi in condizioni di licenziarsi e cosi' fu.

Il nuovo direttore mi chiamo' e mi disse: Signore, come dobbiamo risolvere questo problema? Come vuole pagare? Io pagare ma stiamo scherzando! dunque per farla breve il conto e' in rosso di 13.000, 00 euro dal 1999 e mai nessuno ha insistito piu' di tanto a rimettere a posto il conto, le dissi che il responsabile di tutto questo loro sapevano chi era, mi rispose che il sig. xxxx non era piu dipendente loro e cosi' me la dovevo vedere io. Da quel giorno rimasi senza una lira e feci debiti su debiti per fortuna oggi ho un buon lavoro e mi sto rimettendo a posto ma sono molto stanco di vivere cosi'.
Oggi ho preso coraggio e voglio sistemare questa situazione vi prego aiutatemi. Ci sono altri aneddoti che non sto qua a raccontare. Vorrei un consiglio, Distinti saluti

Risposta:
il suo caso, per come ce lo racconta, e' un evidente caso di violazione delle norme del testo unico della finanza. Per far valere i suoi diritti, evidentemente, e' necessario adire le vie legali.
Il problema e' che gli importi sono relativamente modesti e non sono molti gli avvocati competenti in questo specifico settore.
 
 
 
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