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Il cugino non ancora promotore che vende il "4You"
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Lettera 
25 settembre 2004 0:00
 
Spettabile ADUC, con queste righe vado a esporre le modalita' con le quali mi e' stato venduto il cosiddetto piano di investimento denominato "4You". Vi scrivo per avere un vostro parere su come impostare l'azione legale e, eventualmente, essere patrocinato dalla vostra associazione e dal vostro staff legale. La mia adesione al contratto 4 you, sottoscritto con la stessa formula da altri miei due fratelli, e' nata come un "regalo" che mia madre, in base alla sua capacita' di risparmio, voleva fare ai tre figli. In base alla suddetta capacita' sono stati stipulati tre contratti per importo pressoche' uguale, intestati ai tre figli. Quando ci e' stato proposto l'investimento, non si e' mai fatto riferimento alla contrazione di un mutuo, tantomeno ad una durata trentennale. A me e' stato proposto come se fosse un fondo di accantonamento, un vero e proprio salvadanaio. Non mi e' stato detto che in realta' si trattava di contrarre un mutuo trentennale per l'acquisto di fondi azionari ad alto rischio.
Non sono stato avvisato del fatto che sottoscrivere tale investimento comportasse l'iscrizione nella banca dati centrale del rischio. Il piano di accantonamento mi e' stato proposto da mio cugino, il quale al momento della proposta non lavorava per Banca 121, ma successivamente, (circa 30 giorni dopo), e' stato nominato promotore finanziario della stessa Banca 121. L'adesione al contratto e' stata firmata quindi solo sulla stregua delle informazioni ottenute da mio cugino al quale sono legato oltre che da un rapporto di parentela, anche da uno di intrinseca fiducia. La proposta di adesione e' stata firmata in data 24 luglio 2001. La copia del contratto mi e' stata recapitata in un secondo tempo (lontano dalla firma dello stesso). Prima di aderire al piano di accantonamento ho chiesto espressamente a mio cugino se il capitale versato poteva essere ritirato in qualsiasi momento dalla stipula del contratto senza incorrere in perdite di alcun genere e mi e' stato assicurato che il capitale versato non era soggetto ad alcun tipo di rischio, ma che c'era solo il vincolo a tenere l'investimento per almeno dodici mesi. Ho appreso solo la scorsa estate che mio cugino, ovvero la persona che mi ha proposto il piano di accantonamento, all'epoca dei fatti, non era ne' dipendente ne' promotore finanziario di alcuna banca (quindi non iscritto all 'albo dell'U. I. C), ma lo e' diventato solo un mese dopo. La firma dell'adesione e' avvenuta nell'abitazione privata di mio cugino in assenza della persona abilitata a proporre l'investimento (xxx), soggetto questo mai conosciuto. All'atto della firma non mi e' stato consegnato nessun foglio illustrativo, ne' il contratto, ne' altro materiale di alcun genere, ma ho solo firmato un modulo del quale, ovviamente, non ho avuto copia. Alla luce di quanto sopra descritto mi piacerebbe sapere se il contratto e' da ritenersi valido, quali sono gli eventuali passi per intentare un azione legale, se sussistono gli estremi per chiedere al Tribunale la sospensione dei pagamenti fino alla soluzione del caso e se la vostra associazione puo' fornirmi assistenza legale in merito all'eventuale azione legale. In attesa di una cortese vostra risposta porgo distinti saluti.

Risposta:
Suo cugino, in base alla sua descrizione, ha commesso il reato di "abusivismo" previsto dall'art. 166 del D.lgs 58/98. Se fossero accertati giudizialmente questi fatti, come minimo, suo cugino avrebbe finito di fare il promotore finanziario perche' verrebbe radiato dall'albo (insieme al promotore che risulta aver venduto il prodotto senza aver mai conosciuto il cliente). Quanto alla sospensione dei pagamenti, bisogna vedere se sussistono gli estremi per un procedimento d'urgenza, di solito noi li sconsigliamo a meno di situazioni clamorose. Con il nuovo rito processuale, comunque, i tempi sono decisamente brevi. La prima cosa da fare e' informarsi adeguatamente sulla vicenda che e' molto complessa e articolata. Lo puo' fare leggendo con attenzione le risposte alle domande frequenti sul caso "4You-MyWay" a questo indirizzo: clicca qui
Successivamente dovra' inviare una lettera di messa in mora alla banca seguendo lo schema che abbiamo pubblicato a questo indirizzo:
clicca qui
Poiche' la banca rispondera' molto probabilmente con una prima lettera nella quale prende tempo ed una seconda con la quale dira' che dai propri accertamenti e' tutto regolare, sara' necessario procedere con le vie legali. A questo scopo si puo' leggere il seguente articolo seguendone le istruzioni: clicca qui
Se desidera avvalersi dei legali che collaborano con l'Aduc e che quindi hanno gia' il mandato per centinaia di altre cause sul caso "MyWay-4You" puo' compilare il modulo a questo indirizzo:
clicca qui allegando tutti i documenti indicati.
 
 
 
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