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Estinzione del "4You" e successiva azione legale
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Lettera 
28 marzo 2004 0:00
 
Cara Aduc, e' da un po' di mesi che vi seguo.
Sono uno di quei tanti che sono incappati nella trappola del "4YOU" della ex-Banca121 (MPS).
Sto pagando ogni mese la rata di euro 77, 47 da circa 3 anni (il piano finanziario e' stato fatto per 30 anni).
Mi sono rivolto all'Adiconsum di Verona nel giugno/2003 e sono rimasto deluso.
In sintesi, non si e' risolto nulla di fatto, tant'e' che il giorno 17/02/04 mi e' arrivata una raccomandata AR dalla MPS che dichiarava che il prodotto e' valido e che, se voglio recedere dal contratto, dovro' accollarmi le perdite.
Mi sono fatto fare dalla mia filiale del MPS una simulazione di recesso del "4YOU" alla data del 23/02/2004 e oltre alle 31 rate di 77, 47 euro versate regolarmente, dovro' corrispondere una somma di 3242, 83 euro.
Due Domande:
1. Visto che non posso esimermi dal pagamento della rata mensile, se io recedo dal contratto, per motivi psicologici e di non dipendenza, posso, lo stesso, successivamente fare causa alla banca affinche' mi restituisca il maltolto?
2. Per l'importo che io sto pagando (euro 77, 47 rata mensile x 30 anni) conviene economicamente fare un azione legale contro il colosso bancario, considerando i costi che esso comporta?
Perche', leggendo dal vostro sito, i tempi medi per una sentenza di secondo grado di un processo civile sono 6 anni. Sinceramente non vorrei versare per tutto questo tempo la mia rata mensile di 77,47 euro, sapendo che sono gia' persi in partenza.
Complimenti per la Vostra caparbieta' nel difendere i diritti dei cittadini consumatori!
Continuate cosi!
In fede.
Egidio, da Verona

Risposta:
Puo' estinguere il contratto e successivamente adire le vie legali. Se vuole procedere in tal senso le consigliamo di farlo con una contestuale contestazione formale del contratto dicendo che intende recedere onde evitare il protrarsi del pregiudizio economico che tale contratto le comporta.
Faccia attenzione a non firmare nessuna formula di manleva.
Quanto ai tempi, io sarei meno pessimista. In primo luogo da gennaio 2004 e' entrato in vigore un nuovo rito che dovrebbe accelerare i tempi.
Una eventuale sentenza favorevole di primo grado puo' essere immediatamente esecutiva.
Ad ogni modo, difficilmente la banca potrebbe mai voler arrivare ad una sentenza (ovviamente se l'azione e' ben impostata).
Se fare o meno un'azione nelle sue condizioni dipende molto dalla sua condizione ed e' difficile darle un consiglio in questo senso.
Se ha timori di qualsiasi sorta gli possiamo consigliare di cercare altri "compagni di sventura" nella sua zona con un contratto identico per fare un atto di citazione cumulativo.
 
 
 
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