Buongiorno, Vi chiedo un consiglio per una amica di famiglia, che si trova nella seguente situazione. Nel marzo 2002 e' andata in banca per investire "senza rischio" 50.000 euro regalati dalla madre e finalizzati all'acquisto di una casa. Le vengono fatti acquistare per meta' dell'importo due fondi azionari, che in 6 mesi generano perdite per 8.000 euro (sui 25.000 fatti investire in fondi azionari), ovvero il 30% e passa, e di conseguenza vengono liquidati.
Dalla allora inizia il tentativo di recupero del denaro, ma con scarsi risultati: questo perche' ovviamente la banca ha fatto mettere la crocetta nella scelta relativa al fatto che la signora non voleva rilasciare dichiarazioni in merito al suo profilo di rischio. Gia' qui la prima domanda: l'assenza di informazioni a questo fine, non deve far agire la banca nel modo piu' prudente possibile?
Recentemente la signora e' andata a richiedere su che base sono stati acquistati i due fondi, e le sono stati consegnati due moduli di acquisto fondi, che riportano tuttavia una firma che NON e' la sua.
Cosa consigliate? Vale la pena di imbarcarsi in perizie calligrafiche, cause lunghe e burocratiche? Ovvero, ci sono possibilita' di vedersi riconosciuta la ragione e restituiti i soldi? Ringraziando in anticipo, distinti saluti
Gabriele, da Milano
(Vi prego omettere la firma)
PS Avevo gia' inviato la richiesta giorni fa, ma forse all'indirizzo sbagliato (non ho usato questo modulo)

Risposta:
Certo che ne vale la pena. Se la firma sul modulo non e' quella del sottoscrittore e' possibile annullare il contratto e chiedere anche gli interessi. Suggeriamo di rivolgersi ad un legale esperto della materia e che non abbia rapporti di lavoro con gli intermediari. L'assenza di informazioni sul cliente favorisce la banca perche' la esonera da molte delle responsabilita' previste dai regolamenti: clicca qui
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Ha risposto Giuseppe D'Orta
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