Cara Aduc, lavoro in campo finanziario da anni e vorrei che si evidenziasse una volta per tutte come gli ETF rappresentino una vera e propria rapina dal punto di vista fiscale. Molti organi di informazione, primo fra tutti il Sole 24 ore, continuano a suggerire il loro utilizzo per evitare di venire tartassati da banche e societa' di gestione con le loro miriadi di spese ma chiunque abbia utilizzato gli ETF si e' reso conto, amaramente, che le ritenute fiscali (sulla carta del 12, 5%) non si sa perche' finiscono per mangiarsi quasi tutti i guadagni (vedi lettera del 30 luglio). Personalmente, sono tuttora in attesa di una risposta a un reclamo inoltrato alla mia banca che ha fatto e rifatto i conti, stornando due volte delle cifre e riaddebitandomene altre, sempre di importi che non trovano giustificazione. Tutte le volte che si chiedono chiarimenti, tutto quello che sanno fare gli interlocutori e' rinviare al solito file in formato. pdf dell'Agenzia delle Entrate... ma il dettaglio dei conti (acquistato ETF tale al prezzo tale con il NAV tale) chissa' perche' non lo fanno mai vedere... Vi invito ad approfondire la questione perche' molti risparmiatori rischiano di vedere (ancora una volta) i loro risparmi falcidiati da un'altra 'fregatura'.
Vladimiro, da Milano

Risposta:
Le difficolta', che sono soprattutto nella comprensione del meccanismo, nascono dalla distinzione fatta dal fisco tra "redditi di capitale" e "redditi diversi", due categorie le cui plus/minusvalenze non compensabili tra di loro (clicca qui e
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Anche noi non vediamo l'ora sparisca l'assurda distinzione che il fisco effettua sugli ETF's, ma anche sulle obbligazioni, complicando inutilmente la vita agli investitori ed ai lavoratori del settore.
Nel Suo caso, comunque, vediamo soprattutto difficolta' da parte della banca, che evidentemente e' poco e male attrezzata per effettuare i conteggi, al punto tale da non rispondere alle legittime richieste di chiarimento presentate dal cliente.
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Ha risposto Giuseppe D'Orta
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