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Funzione della CONSOB e Parmalat
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Lettera 
27 dicembre 2003 0:00
 
Egregio Dottore Pedone, In passato mi sono messo in contatto con Lei, via e-mail, senza pero' dar corso, per motivi di salute tuttora perduranti, alle segnalazioni di aspetti abbastanza nebulosi, per non fare affermazioni piu' pesanti, del sistema italiano adottato Per il controllo e la gestione del risparmio.
Ho avuto occasione di vedere sul sito Aduc il comunicato stampa del 22/12/2003 in merito alle intenzioni del Ministro Tremonti: a mio parere si trascura il fatto che Consob, a cui si vorrebbero dare maggiori poteri, e' insieme a Banca Italia.
Il maggior responsabile di quanto sta accadendo.
In alcuni casi ho avuto occasione di segnalare a Consob, a Banca Italia, ecc aspetti a dir poco chiari riscontrati sulle contrattazioni di borsa delle azioni, delle obbligazioni ecc. senza pero' che questo desse origine neppure ad una risposta; in particolare Consob e' stata particolarmente chiara in occasione di una telefonata per avere chiarimenti: Consob non dipende e non da risposte ad alcuno salvo alla magistratura se viene attivata azione legale; eventuali richieste e/o segnalazioni possono essere prese o meno in considerazione ad insindacabile giudizio del responsabile dell'ufficio a cui e' stato consegnato dall'Ufficio protocollo (o simile) e senza che questo debba motivare il suo comportamento; non vengono date risposte di alcun genere alle segnalazioni, seppure se sono state prese in considerazione; l'unico dovere e' quello della relazione annuale; ecc.
Evito di fare ulteriori commenti!
Voglio aggiungere solamente che avendo a disposizione i bilanci Parmalat un semplice contabile avrebbe rilevato incongruenze che avrebbero dovuto mettere in dubbio i bilanci stessi, le relazioni del collegio sindacale, l'operato di coloro che hanno certificato i bilanci (posso assicurare che su questioni del genere ho una sufficiente per non dire abbastanza elevata esperienza diretta).
Grazie dell'accoglienza e distinti saluti.

Risposta:
pubblichiamo volentieri la sua lettera che e' estremamente utile per comprendere uno dei problemi fondamentali della CONSOB.
Questa autorita', infatti, non ha NESSUN OBBLIGO di rispondere ai risparmiatori.
Tutela (o dovrebbe) tutelare i risparmiatori solo indirettamente.
Quando nel nostro comunicato stampa abbiamo scritto:
"1. - Rendere l'autorita' di vigilanza un interlocutore del risparmiatore e non solo del sistema finanziario. I risparmiatori hanno il diritto di conoscere il parare dell'autorita' sui casi di risparmio tradito e non e' possibile che questa si trinceri sotto il "segreto istruttorio" come ha fatto fino ad oggi." Ci riferivamo proprio a questo problema.
Per quanto riguarda le sue osservazioni sul caso Parmalat, mi sembra francamente che siano molto meno condivisibili.
E facile dire che si poteva prevedere un danno quando il danno e' fatto.
Io ho letto i bilanci della Parmalat prima che il caso scoppiasse e sebbene vi fossero anomalie (non si comprendeva perche' emettevano obbligazioni da una parte e le riacquistavano dall'altra, ad esempio) non era affatto scontato prevedere quello che e' successo ed io personalmente non l'ho previsto affatto.
Tutte le aziende presentano dei ratios di bilanci non perfettamente lineari perche' ogni azienda persegue politiche di bilancio diverse.
Le spiegazioni che la Parmalat dava alle sue scelte erano razionali ed ingeneravano qualche perplessita', ma non tali da ipotizzare quello che poi e' successo.
Con i migliori auguri di buone feste e di pronta guarigione.
 
 
 
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